16 Settembre 2024
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MOTO GUZZI: SCOMPARSO UMBERTO TODEROSe ne va uno degli uomini che hanno maggiormente contribuito a scrivere le pi? belle pagine della storia del marchio dell?Aquila.

Si ? spento all?et? di 82 anni Umberto Todero, a causa di un male che lo aveva colpito alcuni mesi fa. Il suo nome ? legato al marchio Moto Guzzi, dove ha trascorso 66 anni della sua attivit? di progettista.


“In Moto Guzzi – si legge in una nota della casa di Mandello – non dimenticheremo mai la tenacia e la caparbiet? che hanno contraddistinto Umberto Todero, sia nella sua vita professionale che in quella privata. Il suo ricordo ? presente oggi in tutti noi, e rester? sempre vivo in Moto Guzzi attraverso la sua capacit? progettuale, sia legata alla storia passata che a quella recente, storia che lo ha visto attivo protagonista fino all?ultimo istante”.

Moto Guzzi ha voluto rendere omaggio a Umberto Todero pubblicando sul sito ufficiale il racconto autobiografico della sua esperienza professionale, un racconto intriso di passione e affetto per la sua professione e per il marchio dell’Aquila. Vi proponiamo di seguito il racconto scritto dalla penna di Todero:


Ricordo ancora oggi con una certa emozione, il mio primo giorno di lavoro in Moto Guzzi, con la mia mano tremante nel porre la firma sul documento di conferma dell?assunzione.

Era il 6 marzo 1939. Da allora sono passati molti anni, 65 per l?esattezza, e io mi trovo ancora presente tra le mura della Moto Guzzi a Mandello del Lario, orgoglioso di avere legato il mio nome ad un Marchio, che ha saputo sostenere il nome dell?Italia, nel corso di oltre ottant?anni di storia, sia nel campo del lavoro che in quello dello sport.

Finite le scuole, e dopo essermi diplomato presso la Scuola d?Arte ad indirizzo industriale in Friuli, dove risiedevo con la mia famiglia, mi fu offerto un posto di lavoro a Lecco, presso la Filiale Fiat. Accettai quell?offerta, e quindi fui costretto a trasferirmi a Lecco, dove abitavano i miei zii.

Accettai quel posto di lavoro, poich? non mi precludeva la possibilit? di continuare, seppur in privato, i miei studi. Fu cos? che, dovendo sottostare ad un periodo di residenza di tre mesi, obbligatorio per quei tempi, prima di ottenere il nulla osta all?assunzione, ebbi la possibilit? di un colloquio alla Moto Guzzi, presentandomi con una domanda di lavoro.

La sorte mi favor?, e dopo pochi giorni ebbe inizio la mia lunga storia legata alla Moto Guzzi.

Nel corso di tanti anni, operando sempre in attivit? tecniche, passai a mansioni e posizioni sempre di maggiore responsabilit?. Iniziai nel 1939 con semplici lavori di disegno di particolari, attinenti la costruzione del motociclo ?Alce?, allora in fase di studio e di realizzazione; continuai poi con lo sviluppo del ?Trialce? e per finire, sempre con prodotti militari, venni impiegato a realizzare un motore ?fisso industriale? da utilizzare per formare gruppi elettrogeni o motocompressori in uso alla Marina Militare.

Quanto detto, fece parte essenziale dell?attivit? da me svolta in Moto Guzzi, prima della guerra.

Al termine della guerra, fui impiegato nell?aggiornamento e nel rinnovo di motocicli gi? in produzione nell?anteguerra, partecipai con studi riguardanti principalmente sistemi di sospensione, impianti frenanti, cambi di velocit? ed altro ancora, dovendo nel contempo suddividere lavoro d?ufficio con lavoro d?officina, rivolto alla sperimentazione di quanto in precedenza veniva studiato. Fu proprio questo, il periodo in cui mi affermai nei lavori di progettazione e di aiuto al Comm. Carlo Guzzi.

Nel 1948 la mia carriera sub? una svolta importante. Venni, infatti, affidato alle dipendenze dell?Ing. Giulio Cesare Carcano, geniale progettista della Otto Cilindri e del motore bicilindrico a V di 90?, che rappresenta ancora oggi il simbolo della Moto Guzzi.

L?Ing. Carcano, allora Direttore dell?Ufficio Esperimenti e Studi, era incaricato di gestire anche la progettazione e le prove delle moto da corsa.

Incominciai cos?, sotto la guida di colui che fu il mio vero e grande maestro, il lavoro di progettazione di nuovi motocicli da corsa, che portarono ai primi veri confronti delle Moto Guzzi con la concorrenza, in gare nazionali ed internazionali.

Nel 1951 venni nominato Vice Capo Reparto Corse, e gli anni che seguirono furono quelli della mia maggiore responsabilit? nell?ambito del Reparto Corse.

Oltre al lavoro di progettazione, dovetti assecondare al lavoro di diretto gestore del reparto corse, e quindi ancora di pi?, adoperarmi in nuove mansioni legate al mondo delle competizioni.

Le fatiche, le preoccupazioni e le emozioni vissute nell?arco di quegli anni, sono per me indimenticabili.

Finita l?esperienza al Reparto Corse, nel 1957, continuai la mia attivit? sempre sotto la direzione dell?Ing. Carcano, con il quale contribuii a realizzare nuovi prodotti, tra i quali vorrei ricordare lo Stornello, nelle versioni Turismo e Sport, ai quali seguirono la V7 e il motore bicilindrico a V.

Dopo la scomparsa dei Soci Fondatori, Giorgio Parodi nel 1955 e Carlo Guzzi nel 1964, la Moto Guzzi pass? di propriet? in propriet?, con tanti problemi da risolvere e conseguentemente con diversi sistemi organizzativi.

Con tutti i cambiamenti vissuti, la mia posizione rimase inalterata e anche i miei compiti come Capo Servizio Progetti rimasero gli stessi.

Continuai, in particolare, a mantenere collegamenti con gli uffici del Ministero dei Trasporti e con l?Associazione dei Costruttori. Con questi ?gruppi di lavoro? collaborai negli anni settanta all?estensione di norme riguardanti l?inquinamento atmosferico su temi proposti dal Ministero dei Trasporti italiano, della CEE e dell?ONU tramite l?ISO. Fu questo un lavoro molto importante e impegnativo per la ricerca e la sperimentazione.

Proprio negli anni settanta, ed esattamente nel 1975, devo ricordare un grande e inaspettato riconoscimento che mi giunse dal Ministero del Lavoro, un telegramma, poi seguito dal Decreto del Presidente della Repubblica, mi annunciava l?assegnazione della Stella al Merito del Lavoro, con il titolo di Maestro del Lavoro.

Attraverso il mio lavoro, svolto in tutti questi anni con una passione e una dedizione infinite, ho sempre ottenuto soddisfazioni e riconoscimenti, motivo per cui mi sento davvero orgoglioso d?aver contribuito unitamente a tanti colleghi alle migliori fortune della Moto Guzzi, e alla quale auguro un futuro in continuo crescendo e ricco di nuovi successi. (Umberto Todero)

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