INTERMOT, QUI MOTO GUZZI: GRISO E BREVA IN VETRINA
Spira vento di novit? nella Casa di Mandello: non si arresta l?attivit? creativa con la presentazione di due modelli interessanti a Intermot, le naked Breva 1100 e Griso (nella foto), oltre alla MGS.
La Breva 110 ? una moto completamente nuova, che condivide con la Breva V 750 I.E. il nome, il leggendario schema del motore a V di 90? e, naturalmente, un?anima 100% Moto Guzzi.
L?identica denominazione ? anche un?indicazione per il futuro, e le due Breva sono i primi modelli di una famiglia destinata ad allargarsi, dove le moto non saranno legate tanto dalle caratteristiche tecniche quanto dall?attitudine.
Ambedue fanno della versatilit? e della guidabilit? altrettanti punti di forza. Adatte all?impiego quotidiano, anche cittadino, non rinunciano alla vocazione turistica, a medio raggio per la 750 cc, a medio e lungo raggio per la 1100 cc. Facili e divertenti da guidare, si rivolgono a un pubblico diverso: anche alle prime armi per la cilindrata minore, pi? esperto per la cubatura superiore.
L?idea alla base per entrambi i modelli ? comunque il desiderio di riconquistare un terreno d?elezione del marchio, il turismo senza esasperazioni velocistiche. In particolare, Breva V 1100 eredita dalla mitica V7, il punto di riferimento del settore in passato, solo lo spirito di infaticabile macinatrice di chilometri, affidabile e semplice da gestire. Per il resto ? la sintesi dello stato dell?arte nella tecnologia motociclistica, e si concede anche il lusso di un?innovazione esclusiva, la compatta trasmissione a cardano reattivo, un brevetto Moto Guzzi.
La Griso (nella foto), possente e raccolta, come se fosse pronta per scattare all?improvviso sulla strada, ha tutta la grinta della ?bodyguard? d?altri tempi da cui prende il nome, un personaggio dei ?Promessi Sposi?, tra i capolavori della letteratura italiana di ogni tempo, ambientato da Alessandro Manzoni proprio nei dintorni di Mandello del Lario, sul ramo lecchese del Lago di Como.
I possenti travi superiori del telaio stringono il sagomatissimo serbatoio in un abbraccio tecnologico, in equilibrio tra elevato impatto estetico e grande funzionalit?.
I collettori degli scarichi s?incrociano in un aggressivo gioco di cromature, a sottolineare il profilo inconfondibile del bicilindrico a V di 90?, completamente riprogettato e dotato di iniezione elettronica, che trasferisce potenza alla ruota attraverso il massiccio cardano reattivo ?CA.R.C.? brevettato da Moto Guzzi, incorporato nel forcellone in alluminio. Che la Griso sia bella da vedere e divertente da guidare lo certifica anche la ciclistica. La forcella up-side down ha steli massicci da 43 mm, ed ? regolabile sia nel precarico molla sia nell?idraulica, in compressione ed estensione.
Il monobraccio a leveraggio progressivo agisce sul retrotreno insieme al monoammortizzatore, anch?esso completamente regolabile. Possenti ed eleganti i freni, con il doppio disco anteriore flottante in acciaio inox da 320 mm azionato da pinze a 4 pistoncini contrapposti, e il disco posteriore con pinza flottante a 2 pistoncini paralleli. Suggestioni storiche e tecnologia si fondono per dare vita a una moto dalla personalit? senza compromessi, progettata con una libert? d?immaginazione che la rende eclettica e adattabile ai desideri di chi la guida.
La Griso ? nata e cresciuta in un territorio tipicamente italiano, tra le curve strettissime del lungolago e i tornanti secchi della montagna, assorbendo ogni particolare dell?ambiente per trasformarlo in un proprio punto di forza. La Griso ha metabolizzato ogni curva, ogni piega e ogni breve rettilineo, per garantire al pilota una sensibilit? e una reattivit? che sono l?essenza stessa del motociclismo.
Caf? racer di carattere, naked di razza, custom anticonformista, muscle-bike radicale: la Griso ha molte anime dentro di s?, e scoprirle tutte ? solo uno dei motivi che alimentano il suo fascino irresistibile.