22 Novembre 2024

DANI PEDROSA: L’UOMO DEI RECORD NELLA 250

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DANI PEDROSA: L'UOMO DEI RECORD NELLA 250Non c’? solo Gibernau tra gli idoli degli spagnoli: Dani Pedrosa a 19 anni ? il pi? giovane pilota ad aver conquistato il titolo di Campione del Mondo nella classe 250.

Un record che finora era detenuto dall’italiano Marco Melandri. Dopo aver dominato la stagione della 125cc del 2003 e aver conquistato il titolo, ora il talentuoso iberico ha fatto il pieno anche nella quarto di litro e si prepara a rendersi protagonista anche il prossimo anno. “Per me ? un sogno che si avvera” dichiara soddisfatto. “Io ci sono riuscito ma non devo dimenticarmi di tutti quelli che hanno lavorato nell?ombra e hanno reso possibile questo titolo. Persone che mi hanno aiutato in momenti estremamente difficili e tutti quelli che mi hanno aiutato a correre: la MoviStar e la Honda, il mio team. ? un trionfo di noi tutti”.

Dani ha parole di ringraziamento anche per il personale del Centro di Riabilitazione Blume di Barcellona: “Hanno avuto un ruolo importante nel conseguimento di questo titolo. Voglio ringraziare tutti loro”.



A Phillip Island Pedrosa non ha tagliato il traguardo per primo. Ma ? stato un arrivo trionfale. “Quando ho tagliato il traguardo – racconta – tutti mi stavano acclamando e anche io ho iniziato a gridare dentro il casco. Poi ho cercato quelli che avevano la bandiera spagnola e la maglietta del Campione, ma non sapevo in che curva si trovavano. Alla fine ho visto il mio amico Marcelo Carbone che mi stava aspettando ed ? andato tutto bene”.

Pedrosa ha vinto un titolo da favola su un circuito dove solo 12 mesi prima era caduto fratturandosi entrambe le caviglie, una lesione che era guarita solamente cinque mesi dopo e che aveva complicato i suoi preparativi per la prima stagione nella 250cc. In effetti, Dani non prov? la sua Honda RS250R-W fino a tre settimane prima della gara inaugurale della stagione.

“Dopo essere rimasto fermo per cinque mesi ci ho messo un po? prima di adattarmi di nuovo al paddock. Per tutto l?inverno l?unica cosa che pensavo era tornare a correre. Molti sostenevano che non potevo passare alla 250, che non ne sarei stato capace. Nel precampionato ho deciso di dimostrare a tutti che ce la potevo fare”. Invece ? iniziata subito con la vittoria in Sudafrica la straordinaria avventura di Pedrosa: con quel primo posto divent? il pilota pi? giovane della storia ad aggiudicarsi un Gran Premio della 250cc. Inoltre, era la prima volta in pi? di 30 anni che un Campione del Mondo della 125cc l?anno dopo vinceva la prima gara della stagione della quarto di litro.

Nel Gp successivo, la caduta a Jerez, davanti al pubblico di casa, fu un duro colpo: “A dire la verit? sono caduto perch? avevamo avuto dei problemi nelle qualifiche che non ci avevano permesso di trovare l?assetto ottimale per la moto. Volevo conservare la mia posizione perch? si trattava della migliore gara sul bagnato che avevo disputato. Alla fine mi sono detto, ‘Nessun altra caduta questa stagione’. E cosi ? stato”. Ha vinto la prova successiva in Francia, a Le Mans, e poi ? salito sul podio in otto gare consecutive, due volte sul gradino pi? alto, prima di afferrare il titolo a Phillip Island.

Gli unici nei nella sua stagione 2004 sono state due quarte posizioni. La prima rimediata al Gran Premio Marlboro del Portogallo, sulla pista di Estoril, dove la foratura di un pneumatico ha frenato la sua corsa vero il traguardo. La seconda ieri a Phillip Island, quando un problema meccanico nella prima moto nel warm-up della mattina lo ha obbligato ad utilizzare la seconda moto per la gara. Dopo l?appuntamento portoghese Dani era arrivato primo in Giappone, secondo nel Qatar e di nuovo primo in Malesia.

“Sapevo che dovevo fare regolarmente buoni risultati, in tutte le gare e portare sempre a casa il maggior numero possibile di punti” conclude il campione spagnolo. “Abbiamo vinto, siamo saliti sul podio e ho saputo trarre vantaggio dagli errori degli altri piloti. Sicuramente abbiamo fatto degli errori come gli altri, ma il segreto ? stato quello di cercare di dare il meglio in gara e di approfittare al massimo delle sessioni di qualifica”.

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