LE MANS: ANALISI DEL CIRCUITO
Occhi puntati sul leggendario circuito francese che ospiter? domenica 15 maggio il quarto Gran Premio della Motogp.
Siamo giunti a Le Mans. Lo storico tracciato francese ospiter? nel weekend del 15 maggio il circus della Motogp. Il tracciato ha subito notevoli variazioni nel corso della sua storia, che affonda le sue radici nel lontano 1923.
I 4,180 km del circuito di Le Mans hanno ospitato il GP di Francia negli ultimi anni, creando sempre le condizioni per una dura bagarre tra i piloti. Nel passato le differenze dell’asfalto in diverse zone della pista presentavano livelli di grip molto diversi fra loro, che rendevano la pipsta insidiosa specialmente sul bagnato, ma il rifacimento completo dell’asfalto ha migliorato questo aspetto.
Le Mans ? l’archetipo del circuito stop-go, con la complicazione aggiuntiva di avere le curve pi? veloci di tutto il calendario, come Dunlop e La Chapelle, da affrontare immediatamente dopo il breve rettilineo di partenza. I tornanti e le chicane abbondano, mettendo a dura prova le gomme nel consumo laterale e richiedendo grande equilibrio e controllo sotto l’effetto di frenate violente e ripetute, oltre che nel passaggio dalle staccate al limite alla massima accelerazione in uscita dalle curve.
Il circuito – fanno notare gli esperti della Brembo – ? caratterizzato da frenate di valore energetico medio-alto, spesso soggetto a mutamenti climatici con conseguente alternanza di
impianti in carbonio e in acciaio.
La versione della pista di Le Mans utilizzata per le gare motociclistiche ? ovviamente differente da quella utilizzata per la 24 Ore delle auto, fa da sfondo per quello che si presenta come un altro fine settimana epico dove non mancher? lo spettacolo.
Nel 2004 ad aggiudicarsi la pole position ? stato Sete Gibernau, fermando il cronometro sull’1.33.425. Lo spagnolo della Honda, dopo essersi accontentato del quarto posto a Shangai, appare gi? piuttosto lontano dal suo rivale in sella alla Yamaha e leader attuale della classifica, Valentino Rossi.
