MOTORAID MARCO POLO: IL RACCONTO DEI PROTAGONISTI
Si ? felicemente conclusa l’avventurosa spedizione dei tre motard che hanno ripercorso le orme dell’esploratore veneziano. Il Moto Club Spinea sta organizzando una festosa serata per il rientro.
Pieno successo per il Motoraid Marco Polo 2005, la spedizione dei motociclisti Michele Orlando, Maurizio Pistore, Carlo Mascarin e Maurizio Benvenuti, protagonisti di un avventuroso viaggio di 55 giorni, in moto da Venezia a Pechino sulle orme di Marco Polo, il grande esploratore veneziano del quale ricorre il 750?dalla nascita.
Grazie alla spedizione umanitaria sono giunti gli aiuti all?Ospedale di Jerevan, e dalla Cina sono state spedite le Cartoline della Speranza dei sottoscrittori alla operazione con la Fondazione Citt? della Speranza.
Percorsi 16.480 chilometri e ben 14 gli Stati attraversati; ce l’hanno fatta in tre dei quattro centauri del Moto Club Spinea partiti al 1? di Agosto dalla citt? Lagunare: l’avvocato padovano Michele Orlando, il conterraneo professore di educazione fisica Maurizio Pistore e il chirurgo veneziano Carlo Mascarin, in sella alle moto BMW F650 GS fornite e preparate dalla concessionaria BMW Motorsport. Fermato invece da un incidente il romano Maurizio Benvenuti; dopo solo otto giorni il cameraman del gruppo ha avuto un incontro fin troppo ravvicinato con un cavallo, che gli ha fatto finire la sua corsa in ospedale ed il rientro anticipato in Italia, gi? in ripresa.
“Quest’ incredibile, meravigliosa avventura ci ha aiutato ad avere fiducia nel mondo” raccontano i protagonisti della mega traversata, conclusa con l’arrivo a Pechino in perfetto orario sulla tabella di marcia; “abbiamo avuto difficolt? con le strade, a volte impervie, a volte inesistenti, ma con la gente incontrata non abbiamo mai avuto la sensazione di essere in pericolo. E’ stata un’esperienza splendida ? commentano i tre – abbiamo visto paesaggi stupendi, visitato luoghi meravigliosi, incontrato persone indimenticabili”.
Una grande e affascinante avventura attraverso i luoghi narrati nel libro il Milione, seguendo le orme dell?esploratore veneziano Marco Polo. Partiti dall?Hotel Sofitel di Venezia il primo di agosto, hanno attraversato Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria, Turchia, Georgia, Armenia, Iran, Turkmenistan, Uzbekistan, Kazakistan, Kirgyzistan, Cina fino a raggiungere Pechino attraverso l?antica Via della Seta. Seguendo il percorso tracciato da Marco Polo, hanno toccato alcuni dei luoghi pi? importanti e caratteristici riportati dal Milione, come Tabriz, Jerevan, Bukhara, Samarcanda, Hotan, Lop e Lanzhou.
Sulla scia dell?esploratore veneziano, i tre motard in sella alle loro inossidabili Bmw hanno scavalcato l?altopiano del Pamir percorrendo valichi a 4.000 metri di altitudine sino a scendere all?oasi di Kashgar, quindi attraversato zone desertiche e disabitate come il Garagum desert, lo Xinjiang e il deserto di Taklimakan. Tutto rigorosamente in moto e senza appoggio esterno ed assistenza. ?Questo progetto ? nato un po? alla volta dentro di noi. Piano piano ha scavato nel nostro animo, nel nostro cuore, nel nostro cervello. Ne abbiamo discusso per anni; non si sono fortunatamente contate ? spiega Orlando – le sere durante le quali siamo stati distesi sul pavimento di casa davanti a mappe e carte geografiche per studiare itinerari, ammirare paesaggi o semplicemente sognare. Poi ci siamo detti: perch? limitarsi a sognare? Realizziamola questa idea. E cos? ? stato?.
Colpiti dalla ?febbre di Marco Polo?, i tre hanno abbracciato idealmente popoli e culture diverse per lanciare un messaggio di pace e di speranza in terre spesso martoriate da guerre e tensioni, anche alla luce del sempre maggiore avvicinamento dell?Est e dell?Oriente, in particolare della Cina, all?Italia e all?Europa. ?Il Marco Polo Motoraid ha sposato finalit? umanitarie ? ricorda Mascarin – per sensibilizzare e raccogliere fondi a favore dell?infanzia malata?.
Durante il viaggio ? stato consegnato un container di aiuti sanitari e apparecchiature medicali all?Ospedale pediatrico San Gregorio Illuminatore di Jerevan, in Armenia. La dottoressa Dicranouhie Ekmekdjan, coordinatrice dell’Ospedale di Jerevan, ha deciso di intestare ai tre motociclisti la nuova ala del locale reparto pediatrico.
?Una volta giunti a Pechino – aggiunge Pistore – sono state spedite le ?Cartoline della Speranza?, cartoline realizzate con l?aiuto della Fondazione Citt? della Speranza e sulle quali ? stato apposto il timbro cinese: un modo originale per ringraziare quanti, siano essi sponsors o privati cittadini, hanno permesso con le loro donazioni di aiutare i bambini meno fortunati?. All?impresa ? collegata anche la pubblicazione in lingua armena del libro di Ivano Manzato ?Pirinpino e altre storie? che, stampato in 1.500 copie, ? stato in parte regalato ai bambini ricoverati nell?Ospedale di Jerevan, in parte venduto a scopo benefico.
L?iniziativa si ? svolta a favore del Progetto Armenia con il tramite della Fondazione Citt? della Speranza, ed inoltre ? stata consegna della Targa della Regione del Veneto e la pergamena della USL.12 al Rappresentante del Governo di Pechino e posto i sigilli e le firma sull?opera artistica ?Tazebao?. La spedizione ha avuto il Patrocinio di Regione Veneto, Provincia di Padova, Provincia di Venezia, Comune di Padova, Comune di Venezia, Consiglio Quartiere 1 Centro Storico Padova, Federazione Motociclistica Italiana, Touring Club Italiano, Moto Club Spinea, Round Table 14 Padova. E?possibile leggere il diario completo di viaggio sul sito ufficiale mentre il gruppo, immortalate immagini e momenti della spedizione ? gi? al lavoro per preparare un video e un libro che si chiamer? quasi certamente Il Milione 2005 motoraid. Il Moto Club Spinea sta organizzando la prima festosa serata del rientro per il sabato 29 ottobre.