LA PAROLA A CASEY STONER: IL SECONDO PIU’ GIOVANE CAMPIONE DEL MONDO
In questo momento provo una sensazione quasi irreale. Faccio
fatica a trovare le parole e non riesco a pensare a niente che si possa
paragonare a quello che sto vivendo. Penso che comincerò davvero a
capire cosa è successo questa sera o domani.
Sono queste le primissime parole dell'asso australiano che ha condotto al primo titolo la prestigiosa casa di Borgo Panigale.
La gara è cominciata bene tanto che sono riuscito a portarmi subito avanti. Il feeling con la moto era buono, ero soddisfatto della mia posizione ma poi le mie gomme da pioggia hanno cominciato a consumarsi mano a mano che l'asfalto si asciugava e Valentino (Rossi) e Dani (Pedrosa) mi hanno passato.
Non sapevo se rientrare o no, poi la mia squadra mi esposto il cartello "BOX" e quindi mi sono sentito più tranquillo nel prendere questa decisione. Quando sono ripartito c'era qualcosa che non era perfettamente a posto nell'ammortizzatore di sterzo, la moto non mi permetteva di piegare bene in curva e quindi ho dovuto rallentare. Un po' alla volta ho trovato il mio ritmo mentre Valentino ha avuto un problema. Verso la fine una serie di pensieri ha cominciato a girarmi per la testa quindi mi sono concentrato al massimo in quello che stavo facendo perché volevo portare a casa il risultato per la mia squadra.
Tutto questo al momento è travolgente perché non mi aspettavo di vincere il titolo oggi. Ci sono tante persone da ringraziare a partire dai miei genitori che mi sono sempre stati vicino e che mi hanno sempre sostenuto durante tutta la mia carriera, mia moglie Adriana che mi è stata accanto in questi ultimi anni e tutti coloro che mi hanno aiutato lungo il cammino che mi ha portato fin qui: la Ducati, tutta la mia squadra, i tecnici della Bridgestone. Grazie a tutti, ce l'abbiamo fatta!