FZ1 & FZ1 FAZER: MUSCLE BIKE, FUN BIKE!
A quasi 5 anni dall’uscita del primo modello di Fazer 1000, ecco che Yamaha mette in commercio una nuova evoluzione della nuda ipervitaminica. Cambia tutto o quasi in nome di un mercato che premia stile e potenza senza compromessi.
Nel 2001 Yamaha lanciava la Fazer 1000, una bella moto polivalente, equilibrata e molto potente che seguiva il filone tracciato dalla 600 e fatto di tanta sostanza e di una scarsa attenzione verso i vezzi del motard italiano. Mentre la millona motorizzata R1 spopolava in Francia e Germania ponendosi ai vertici delle vendite del settore nude di grossa cilindrata, in Italia veniva accolta tiepidamente non riuscendo di fatto a contrastare da vicino le varie Speed Triple, Z 1000, Hornet, Monster…
Gi? nel 2004 Yamaha cambia rotta. La nuova FZ6 infatti strizza l’occhio al mercato con un design all’avanguardia, motore ed un telaio di derivazione R6 e rifiniture ai vertici. Del vecchio modello mantiene probabilmente la versatilit? e la polivalenza guadagnando invece moltissimo in grinta ed eleganza.
Un nuovo mix che per non variare troppo il prezzo di acquisto deve cedere qualcosa: lo fa nel reparto freni (non pi? le pinze dell’R1 a 4 pistoncini contrapposti ma un modello decisamente datato) ed in quello sospensioni (forcella non pi? regolabile nel precarico e mono posteriore senza leveraggi progressivi).
La FZ6 riesce comunque a scuotere il mercato delle nude ed a fare proseliti tra “gli indecisi” sul punto di lasciarsi sedurre dal “calabrone” di turno.
Forte dell’esperienza maturata nella “classe 600”, la casa di Iwata ha “remixato” anche l’ammiraglia ripescando, anche in questo caso la sigla FZ, principalmente utilizzata nel mercato statunitense e reduce dei felici trascorsi della prima FZ la mitica 750 20 valvole degli anni ’80.
La nuova FZ1, nella versione con semicarena e senza, ? una moto completamente nuova. Il telaio in grossi tubi a sezione circolare lascia posto ad un Deltabox in alluminio ed il motore guadagna, oltre a tantissimi aggiornamenti, un avanzato sistema di iniezione elettronica. Nuovo anche il reparto sospensioni con un’inedita “upside down” all’anteriore e l’impianto di scarico con un terminale corto e cattivo. Forcellone posteriore con capriata di rinforzo e look cattivissimo, infine, non lasciano dubbi sul DNA da streetfighter pura con cui la Yamaha ha dato vita al nuovo capito FZ. Ma scopriamola nei dettagli.
Motore
In quanto a cavalli le Fazer con motore R1 non hanno mai lesinato. Coppia da rimorchiatore e tanto allungo hanno sempre regalato grande soddisfazione ai possessori delle nude di casa Yamaha. Con le nuove FZ1 queste certezze si consolidano. Si parla di ben 150 cavalli e di ben 10.8 kg-m a soli 8.000 giri, un dato di tutto rispetto secondo davvero solo a pochissimi modelli.
In Yamaha si ? lavorato moltissimo e su tutti i fronti per costruire una unit? che seppur derivata dalla R1 riuscisse a calzare alla perfezione una moto nuda, quindi con tanta coppia a tutti i regimi.
L?architettura di base del motore di FZ1 e FZ1 Fazer rimane sostanzialmente invariata rispetto a quella di R1: quattro cilindri in linea, 998 cc, DOHC, 5 valvole, iniezione elettronica, alesaggio e corsa 77 x 53,6 mm. Carter motore, pistoni, cilindri e teste sono identici ed esprimono chiaramente il carattere che il nuovo motore ha ereditato dalla Serie R. Dello stesso avviso i pistoni forgiati, il disegno dei cilindri rigidissimo di tipo “closed-deck”, i cilindri senza camicia con riporto diretto e le bielle ottenute per frattura (Fracture Split).
L?incremento della massa inerziale del manovellismo del 40% rispetto a quella di R1, contribuisce a incrementare l?erogazione di coppia ai medi regimi del leggendario propulsore da 998 cc, che dovrebbero garantire un?accelerazione bruciante e una risposta istantanea a tutti i regimi di rotazione.
L?adozione dell?iniezione elettronica sostituisce i carburatori BSR37 impiegati su FZS1000 del 2005. L?iniettore a due vie ha quattro fori e l?ugello allungato assicura l?efficienza dell?iniezione a tutti i regimi di giri. Questo sistema adotta lo stesso schema dell?aspirazione di R1 in cui ogni corpo farfallato dispone di una valvola secondaria azionata da una centralina a 32 bit che la regola momento per momento, in relazione al regime di rotazione e all?apertura del gas.
Un?altra caratteristica importante, sviluppata per ottenere prestazioni superiori nella zona centrale dell?arco di erogazione, ? lo scarico in acciaio senza camera di espansione 4 in 2 in 1 con silenziatore corto.
La lunghezza e il diametro dei nuovi collettori sono stati scelti per esaltare la versatilit? del nuovo motore, mentre il silenziatore ultracorto ha pareti interne esagonali che ne aumentano l?efficienza e incorpora un catalizzatore a 3 vie con sonda lambda (sensore d?ossigeno).
Il sensore monitorizza costantemente la concentrazione di ossigeno nello scarico, e trasmette i dati al sistema di aspirazione, che regola di conseguenza l?afflusso di carburante. Il sistema garantisce prestazioni elevate e costanti a tutti i regimi e in ogni condizione, e consente a entrambi i modelli di superare i limiti richiesti dalle normative Euro 3. Oltre a questi vantaggi tecnici, il silenziatore corto contribuisce a rendere pi? compatto il profilo delle moto, enfatizzando la concentrazione delle masse.
Anche le nuove FZ1 dispongono della valvola Exup. In questo caso la dotazione ? identica a quella delle R1.
A completamento delle modifiche pensate per migliorare le caratteristiche di erogazione di potenza del motore da 998 cc derivato da R1, i rapporti della 5? e 6? marcia sono stati rivisti, per ottimizzare la spinta della ruota posteriore alle velocit? pi? frequenti.
Un?altra differenza significativa tra il motore di R1 e quello di FZ1 e FZ1 Fazer ? il rapporto di compressione inferiore, ridotto da 12,4:1 a 11,5:1 modificando lo spessore della guarnizione del cilindro. Contemporaneamente, i tecnici Yamaha hanno sviluppato nuovi alberi a camme con profili rivisti, sempre per incrementare le prestazioni ai bassi e medi regimi.
Per mantenere elevate le prestazioni del motore in ogni condizione, FZ1 e FZ1 Fazer dispongono di un radiatore curvo di grande capacit?, che contiene 2,5 litri di liquido, dotato di due ventole.
Telaio, sospensioni e freni
Le grandi novit? di queste FZ1 riguardano, come abbiamo gi? detto, proprio la ciclistica.
Il telaio in fusione d?alluminio di FZ1 e FZ1 Fazer ? completamente nuovo. Molto compatto, il nuovo telaio ? di 89 mm pi? stretto rispetto all?FZS1000 2005, ed ? stato realizzato utilizzando il sistema di fusione controllata Yamaha che permette ai progettisti di ottenere un bilanciamento della rigidit? ottimale.
Di nuovo disegno anche lo snello telaietto in alluminio che su entrambi i modelli incorpora i supporti per le pedane del passeggero, riducendo ulteriormente i pesi e mantenendo anche la linea slanciata del codino.
Il motore ? ancorato al telaio tramite supporti rigidi che occupano sei posizioni diverse, con due supporti sul retro delle teste dei cilindri e quattro supporti distribuiti sulla parte superiore e inferiore del carter e sul retro del motore. In questo modo il motore risulta appeso al telaio contribuendo ad una ottimale distribuzione dei pesi.
Nuovo ? anche il forcellone decisamente lungo ed in alluminio con capriata di rinforzo. Pi? rigido della versione precedente (pi? tradizionale con una coppia di braci scatolati), con la misura di 629 mm ? anche di 50 mm pi? lungo. Nessun dubbio sui vantaggi che giungeranno alla trazione da un forcellone pi? rigido e soprattutto dei vantaggi complessivi al design veramente aggressivo di questo elemento disturbato solo dalle dimensioni abbondanti del terminale.
Come risultato complessivo, la distribuzione dei pesi fa registrare il 51% sull?anteriore ed il restante 49% sull’asse posteriore. Un risultato raggiunto spostando in avanti il motore di 21 mm rispetto alla versione precedente. L?angolo del cannotto di sterzo adesso ? di 25 gradi, un grado in meno rispetto a FZS1000 del 2005, e l?avanzamento della piastra di sterzo ? di 25 mm, ben 20 mm in meno rispetto al modello 2005 e 5 mm in meno di R1.
L?interasse compatto di 1.460 mm e l?avancorsa di 109 mm non sono da primato ma dovrebbero assicurare una guida sufficientemente agile nel misto e sicuramente stabile sul veloce dove il motore impegner? non poco telaio e sospensioni.
Per quanto riguarda la posizione di guida, si volta decisamente pagina rispetto al passato. Le “vecchie” Fazer mille sono risultate sempre un po’ lunghe e soprattutto l’avantreno, ancorch? stabile, ha sempre dato l’impressione di essere troppo distante dalla seduta. Le nuove FZ1 sono sensibilmente pi? “corte” sotto questo aspetto. Il nuovo serbatoio ridotto longitudinalmente rispetto a quello di FZS1000 la sella pi? lunga, permettono al pilota di sedersi 49 mm pi? in avanti che non sono affatto pochi. Il manubrio ? 25 mm pi? basso e 10 mm pi? vicino al pilota oltre ad esibire un design che lo rende quasi rettilineo e molto stiloso. Le pedane, infine, sono 16 mm pi? alte e 27 mm pi? arretrate rispetto alla versione 2005. La combinazione tra il nuovo telaio in alluminio, pi? snello, e la posizione di guida avanzata consentono migliore combinazione gambe/serbatoio per una posizione di guida decisamente pi? caricata sull’avantreno che dovrebbe dare una mano notevole nella guida di corpo sui percorsi tortuosi.
Anche il reparto sospensioni si rinnova e non di poco. La nuova forcella del tipo a steli rovesciati ha un diametro di 43 mm ed un’escursione di 130 mm. Una delle particolarit? della nuova forcella ? il fatto che le funzioni di regolazione dell?idraulica sono separate. Nello stelo di sinistra si regola la compressione, in quello di destra l?estensione. Separando in questo modo i setting di compressione ed estensione, le valvole in ogni stelo devono regolare il flusso di olio solo in una direzione, semplificando le tarature. Si tratta di un sistema direttamente derivato dalle corse ed usato in passato con successo proprio sulla M1.
Nel reparto freni le FZ1 non cedono alla tentazione dei piedini forcella ad attacco radiale. Su questo fronte troviamo l’ottimo impianto Nissin con pinze a 4 pistoncini contrapposti e due dischi anteriori da 320 mm. Sulla ruota posteriore agisce un disco alleggerito da 245 mm, con una pinza flottante a singolo pistoncino.
Cerchi in lega a 5 razze stile R1 e pneumatico posteriore dalle generose dimensioni appagano la vista e la guida con tutti quei cavalli a disposizione.
Linea
Design compatto, forme muscolose e grandissima attenzione per i particolari. Un avantreno che pur strizzando l’occhio come per la “piccola” FZ6 alla Brutale resta molto personale e piacevole. Il carattere muscoloso e sportivo ? particolarmente accentuato su FZ1, perch? il fatto di essere una naked evidenzia le dimensioni compatte del motore, del telaio e del design complessivo, ed enfatizza l?immagine potente e aggressiva della moto.
Il codino minimalista, soprattutto se confrontato con la versione precedente, contribuisce a dare alle FZ1 quella connotazione da moto “palestrata” strettissima in vita e abbondante dove serve.
Il parere di Motopress
Finalmente Yamaha mette in cantina la moto intelligente che proprio in Italia non riesce a lasciarsi apprezzare, va incontro alle esigenze di tutti quei tuner che nel vecchio continente spogliavano desiderosi le “vecchie” R1 per ottenere una streetfighter a manubrio alto decisamente competitiva.
Non sar? stato facile a Iwata convincersi della necessit? di cambiare una moto che in molti paesi era davvero al centro delle attenzioni di migliaia di appassionati. Eppure la Fazer andava svecchiata pur essendo una eccellente realizzazione.
Le nuove FZ1, soprattutto la naked, sono davvero molto belle e curate. Il design del motore e del telaio cos? come della strumentazione e delle piastre di sterzo permettono a questi modelli di confrontarsi con le prime della classe ossia la Speed Triple e la Monster, solo per citarne alcune. Le FZ1 si scrollano di dosso la banalit? di certe soluzioni precedenti troppo legate alla razionalit? della produzione di serie e si avvicinano sempre pi? agli eccessi del cybermotard del nuovo millennio. Gommone posteriore, motore ipermuscoloso, coppia e cavalli da vendere il tutto condito da verniciature e finiture superficiali al di sopra della media.
In questo modo la FZ1 piacer? anche a quella fascia di motard pi? esibizionisti ed alla ricerca di moto con tanta sostanza si ma anche stilose ed originali. Il prezzo “giapponese” dovrebbe garantirli dagli esborsi richiesti da certi modelli europei.
Unico appunto: il terminale di scarico davvero brutto. Sembra tirato gi? dal T-Max eppure testimonia una soluzione innovativa perseguita prima solo dalla Suzuki GSX-R 1000, ossia quella di avere il terminale non pi? sotto la sella (soluzione davvero abusata negli ultimi anni) ma appena sotto la pedana. Cosa ci ricorda? Gli impianti 4 in 1 per le superbike anni 70-80, i mitici tromboni nero opaco montati sotto le varie Z900, GS 1000 e CB 750. Una citazione storica a testimonianza dei soliti corsi e ricorsi storici.