14 Marzo 2025

INCIDENTI: LA RADIOGRAFIA DI UNA RICERCA EUROPEA

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INCIDENTI: LA RADIOGRAFIA DI UNA RICERCA EUROPEADa uno studio europeo condotto su un campione di cinque nazioni tra le quali l’Italia, emergono dati interessanti. La ricerca Maids ? il primo studio specifico sull’incidentalit? relativa ai motocicli.

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi, ha presentato insieme al Presidente dell?Ancma, Guidalberto Guidi, i risultati della ricerca MAIDS (Motorcycle Accidents In-depht Study), il primo studio specifico sulla incidentalit? che ha coinvolto motocicli e ciclomotori in Italia, Francia, Germania, Spagna e Olanda.

Si tratta di una ricerca realizzata dall?Associazione dei Costruttori Europei di motocicli (ACEM) ed ? stata portata avanti in collaborazione con la Commissione Europea al fine di migliorare la sicurezza della circolazione dei veicoli a due ruote nell?Unione Europea, considerato che i motociclisti risultano tra gli utenti pi? vulnerabili della strada.




“L?impegno dimostrato dagli ideatori di questo progetto – ha affermato il ministro Pietro Lunardi – rafforza e contribuisce ad approfondire il tema della sicurezza stradale, che ? diventato ormai uno degli obiettivi primari della politica sociale europea e condivido appieno la necessit? di puntare prima di tutto sullo sviluppo dell?educazione stradale.”

Dello stesso avviso Guidalberto Guidi, Presidente dell’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori: “Una maggiore educazione dell?automobilista sulla presenza di altri mezzi sulla strada e una maggiore educazione dei giovani circa la guida consapevole delle due ruote – ha spiegato Guidi – sono le basi per contribuire al miglioramento della sicurezza stradale di tutti gli utenti della strada. Su questo fronte il Ministero e l’Ancma saranno in prima linea”.



La metodologia elaborata per l?indagine degli incidenti motociclistici ? stata utilizzata da tutti e cinque i gruppi di ricerca al fine di garantire coerenza e omogeneit? fra i dati raccolti in ciascuna area campione.
Sono stati esaminati un totale di 921 casi e sono state codificate circa 2000 variabili per ciascun incidente.
Le indagini comprendono una completa ricostruzione dell?incidente a partire dal luogo in cui esso si ? verificato: ispezione dei veicoli, interviste ai testimoni, referti medici, con la collaborazione sia dei feriti che delle autorit? competenti. Da queste informazioni sono stati identificati tutti i fattori che hanno contribuito all?esito dell?incidente: fattori “umani” (comportamentali), “ambientali” (infrastrutture) e “meccanici” (del veicolo).



Dalla ricerca ? emerso che circa il 60% degli incidenti moto vede coinvolta un?automobile. La percentuale sale se si considerano anche autobus e camion. La maggior parte degli incidenti avviene in area urbana (72.3%), con bassa densit? di traffico ed in buone condizioni di visibilit?. Interessante notare che la percentuale dei casi relativi all?uso di alcool o droga ? inferiore al 5%, e che solo l?1% sono determinati da difetti tecnici del motoveicolo.

Nel 18% dei casi la velocit? di crociera, prima dell?incidente, ? sensibilmente maggiore o minore di quella del traffico circostante. Nel 70% dei casi la causa primaria ? l?errore umano da parte del conducente dell?altro veicolo, dovuto a mancanza di percezione del veicolo a due ruote. La ricerca ha curiosamente rilevato come i conducenti d?auto con esperienza di guida anche sulle moto abbiano una migliore capacit? di accorgersi delle moto nel traffico, rispetto a quelli che non hanno un?esperienza su 2 ruote.


Tra i motard, la fascia di et? tra i 41 e i 55 anni risulta a minor rischio, mentre la maggior parte degli incidenti coinvolge motociclisti tra i 18 e i 25 anni.
Lo studio ha rilevato inoltre diverse violazioni al Codice della Strada, sia da parte del motociclista (8%) che da parte dei conducenti dell?altro veicolo (18%).

Quanto alle misure di sicurezza, ? statao riscontrato che nel 90.4% dei casi i motociclisti coinvolti in incidenti indossavano il casco. Tuttavia nel 9.1% dei casi il casco ? volato via nella dinamica dell?incidente perch? allacciato male o danneggiato durante l?incidente stesso. Complessivamente per? i caschi risultano essere un dispositivo efficace per la riduzione della gravit? delle lesioni alla testa.

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