La Federmoto festeggia i 25 anni del Registro Storico
Il fenomeno Moto d'Epoca in Italia ha subito una brusca accelerazione negli ultimi anni, merito anche del lavoro svolto dalla FMI per certificare centinaia di veicoli.
Se da una parte le agevolazioni assicurative sui veicoli over 20 e la voglia di "vintage" hanno contribuito non poco alla rimessa in circolazione di moto ultraventennali, lo sforzo compiuto dalla FMI c'è stato ed il risultato è sotto gli occhi di tutti con oltre 100.000 certificati rilasciati dall'anno di costituzione del Registro Storico fino allo scorso 2010.
Un'ottima occasione, quindi, per festeggiare questo doppio compleanno. La location è stata Passione Moto, la mostra tenutasi fino allo scorso 6 marzo presso il centro fieristico di Padova Fiere.
[Ufficio Stampa Federmoto]
FMI celebra 25 anni di Registro Storico
La Commissione Epoca della Federazione Motociclistica Italiana ha celebrato i 25 anni di Fondazione del Registro Storico, in occasione di un incontro tenuto domenica 6 marzo nell’ambito di Passione Moto, organizzato a Padova Fiere.
La ricorrenza coincide con il Centenario FMI, per un risalto ancora maggiore all’evento.
Il Registro Storico FMI ha ricevuto un forte impulso quando la Federazione ha deciso di creare il Settore Utenza, dopo l’elezione del Consiglio Federale in carica – ha spiegato il vicepresidente FMI, Massimo Mita -. Una decisione che ci aiuta a fornire servizi anche al grandissimo numero di appassionati non direttamente coinvolti con l’attività sportiva”.
Nato nel 1986, il Registro Storico ha rilasciato nel 2009 il Certificato n. 100.000. Nel 2010, il cambio totale di normativa ha obbligato la Commissione a cambiare totalmente la procedura di iscrizione, con la necessità di rifare i moduli e adottare due diverse Certificazioni. La FMI ha peraltro reagito prontamente al rallentamento forzato nel rilascio dei Certificati, tanto che nel mese di Febbraio 2011, consegnando 1.500 Certificati, si è raggiunto il massimo numero di pratiche mai evase in un mese. Con un risultato totale che vede peraltro oltre 120.000 motoveicoli già iscritti. Un servizio concreto offerto ai Tesserati che risponde a diversi bisogni. Tra gli altri: riammissione di un veicolo alla circolazione; pagamento ridotto della Tassa di Circolazione; mantenimento del valore del mezzo in caso di compravendita; possibilità di utilizzare vantaggi assicurativi e di partecipare alle iniziative, sportive e non, organizzate secondo le regole FMI. A cui si aggiungono, in alcuni casi: la possibilità di circolare in alcuni centro storici e l’esenzione dall’obbligo di circolare con le luci accese, per preservare i “deboli” impianti elettrici delle moto di una volta.
Il Registro Storico non risponde soltanto a esigenze dei Tesserati – aggiunge Massimo Mita – ma svolge anche una importantissima funzione sociale. Alcune delle agevolazioni ottenute dalla FMI, infatti, vanno a vantaggio dell’intero settore, e penso in primo luogo all’Elenco dei Veicoli di Interesse Storico e Collezionistico, che raccoglie TUTTI i modelli ritenuti “degni” di farne parte, anche quelli non iscritti al Registro. Ma voglio soprattutto ricordare che tra le funzioni del Registro Storico FMI c’è quella di favorire la circolazione di questi mezzi: non solo semplici e statici “pezzi da museo”, ma moto vive. Così che anche le generazioni più giovani le possano scoprire, che tutti possano apprezzare l’ingegno che ha dato vita a questi mezzi, che si possa prendere spunto da questi per sviluppare i mezzi del futuro. Perché sia possibile, insomma, coltivare la passione.
Non c’è futuro senza memoria, è stato detto durante l’incontro a Padova. Una frase già nota, ma più che mai valida anche in questo caso.