LA FISICA IN MOTO: AL LICEO CON DUCATI
La nota casa motoristica italiana Ducati ha partecipato al Convegno ?Capitale umano ed educazione: una responsabilit? per l?impresa? insieme agli studenti del Liceo Malpighi di Bologna presentando il progetto ?La Fisica in moto?.
In occasione del convegno bolognese dello scorso 25 gennaio "Capitale umano ed educazione: una responsabilit? per l?impresa", tavola rotonda di "Bologna Rif? Scuola" voluta dalla Compagnia delle Opere, dal Liceo Malpighi e dalle associazione imprenditoriali bolognesi, la nota azienda motoristica Ducati ha partecipato proprio insieme agli allievi del liceo Malpighi presentando il progetto "La Fisica in moto".
"Fino ad ora le aziende pi? illuminate avevano finanziato in modo filantropico la creazione di laboratori nelle scuole, avevano organizzato visite o stage aziendali. Ora, invece, ? una parte stessa dell’azienda che diventa un laboratorio dove imparare. "La Fisica in Moto" sar? aperta a tutti i ragazzi delle scuole superiori, diventer? un?occasione di approfondimento per gli studenti degli istituti professionali e tecnici che studiano la meccanica a scuola oltre che per i professori", cos? la Preside del Liceo Malpighi, Elena Ugolini, ha spiegato la vera novit? di questa iniziativa.
Questo progetto si ? basato sulla realizzazione di un laboratorio sperimentale che consenta agli studenti liceali di sperimentare in modo creativo le leggi della fisica e della meccanica. D’altra parte questa esperienza risponde in pieno all’obiettivo del Convegno bolognese, poich? il percorso formativo si realizza interamente in azienda. Il laboratorio di sperimentazione ? stato costruito in azienda dove i ragazzi seguiti da tutor didattici e da tutor aziendali possono osservare e sperimentare in modo diretto molti dei principi imparati in aula.
La collaborazione tra alcuni docenti del Liceo e alcuni degli ingegneri e dei capi reparto Ducati ha preso il via da un attento esame dei principi di base insegnati a scuola e delle applicazioni degli stessi nei processi in fabbrica. Da qui, poi, l’ideazione e la progettazione di alcune semplici macchine con cui i ragazzi possono sperimentare divertendosi i principi teorici appresi a scuola convogliandoli in applicazioni pratiche.
Il percorso formativo dipanato passo dopo passo dai tutor didattici, dagli ingegneri, dai progettisti e dai ricercatori Ducati, mostra ai ragazzi il processo che risulta nella moto e nell?emozione della corsa, e gli consente di "toccare" i principi di fisica e meccanica letti sui libri cos? come vengono ad attuarsi nelle varie fasi di design, progettazione, assemblaggio, produzione e R&D.
Questo progetto ha inteso realizzare un "ponte aperto a tutti tra la teoria scolastica e l?applicazione pratica in fabbrica, nella produzione e nelle corse, al fine di aggiungere una dimensione pratica e sociale all?insegnamento didattico." cos? Federico Minoli, Presidente e Amministratore Delegato di Ducati, ha illustrato il progetto al convegno.
Gli studenti che hanno partecipato alla realizzazione di questo progetto testimoniano con commenti di entusiasmo che questo approccio didattico pu? rappresentare solo un vantaggio nella formazione dei "lavoratori" di domani.
Anche il prof. Zamagni, Ordinario di Economia Politica all?Universit? di Bologna, commenta in modo positivo questo progetto vedendo in esso l’applicazione di quei principi basilari che egli definisce i pilastri del capitale civile: "capitale umano, educazione e responsabilit? dell?impresa."
Egli inoltre, commentando questa esperienza specifica, pone l’attenzione su alcuni fattori importanti della vita lavorativa, dal suo generarsi nell’esperienza formativa scolastica fino al suo rivelarsi nella vita quotidiana egli ambienti di lavoro: "Ci? che pi? ci incoraggia ? che i professori, i nostri ingegneri, i nostri operai ed i ragazzi che abbiamo finora coinvolto nel gioco di pensare ai principi, alle macchine su cui sperimentarli e ai luoghi per l?applicazione pratica in fabbrica; si stanno impegnando e divertendo un mondo. E divertirsi mentre si impara e si lavora ? certamente sintomo di grande forza."