21 Novembre 2024

La “prima” degli Amatori Pro K-Cup 2011 da spettacolo!

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Sergey Vlasov (Yamaha), nella 600, e Pietro Carrieri (BMW), nella 1000, sono i vincitori della 1.a prova del Trofeo Italiano Amatori Pro K-Cup disputata a Vallelunga.

Il ventiseienne pilota di Mosca, portacolori del Team Yakhnich, dopo aver ottenuto la pole position, ha disputato una gara pressoché impeccabile, conducendola dal secondo giro fino alla bandiera a scacchi. Decisamente più sofferta la gara del trentanovenne pugliese Carrieri, interrotta per ben tre volte a causa di altrettanti incidenti, per fortuna risoltisi tutti senza gravi conseguenze.

Le gare si sono disputate in una splendida giornata di sole, con temperature decisamente elevate (per la 1000, ben 24°), e sono state caratterizzate dall’ormai consueta spettacolarità della formula Amatori, dovuta soprattutto all’omogeneità delle prestazioni dei protagonisti.

Debutto stagionale in grande stile anche per la nuova monogomma Metzeler Racetec Interact che ha consentito ai 35 piloti della 600 ed ai 38 della 1000 di offrire le migliori prestazioni.

Al via della 600 il più veloce è il poleman Vlasov insieme a Giuseppe Cannizzaro e ad Andrea Volpi, tutti su Yamaha. Poi il trentaseienne poliziotto di Latina passa al comando ed alla fine del primo giro precede Vlasov, Volpi e Francesco Cimica (Yamaha), tutti concentrati in pochi decimi. La reazione di Vlasov non si fa attendere ed il campione russo Esordienti 2010 torna in testa e comincia a guadagnare terreno sugli avversari. Nel gruppo di testa entra anche il veneto Omar Benato (Yamaha) che, però, dopo aver fatto segnare il giro più veloce, scivola e deve abbandonare.

A metà gara Vlasov ha poco più di un secondo di vantaggio su Cannizzaro e Cimica, che danno vita ad uno spettacolarissmo confronto, mentre Volpi cala un po’ il ritmo e mantiene comunque in solitario la quarta posizione prima davanti a Margotti (Kawasaki) e poi al rimontante Del Grosso (Suzuki). Ultimi giri ad altissima tensione: Vlasov commette l’unico errore della giornata, arriva lungo e deve allargare la traiettoria, consentendo a Cimica di accodarsi e poi di portare l’attacco decisivo. Ma a sua volta l’umbro sbaglia la staccata della Soratte, Vlasov ne approfitta e allunga subito il passo, facendo anche segnare il giro più veloce, alla penultima tornata.

Il trentacinquenne perugino Cimica, al secondo anno di gare, nella vita di tutti i giorni consulente finanziario, se la deve vedere dunque di nuovo con Cannizzaro: il pontino è pronto a sfruttare un altro errore dell’avversario e, nonostante la mancanza dell’ammortizzatore di sterzo, sganciatosi in gara, chiude tutte le porte e conquista in extremis una meritata seconda posizione.
Nelle altre classifiche si impongono Del Grosso (Semistock), Cannizzaro (Over 35) e Spagnulo (Yamaha, Over 40).

Come detto la gara della 1000 è stata interrotta per ben tre volte: al via, per una caduta che immediatamente dopo il semaforo verde ha coinvolto Lazzari (poi ripartito) e Pistoni; una seconda volta, dopo quattro giri, per la scivolata alla Campagnano di Edmondo Era la cui moto è carambolata oltre le barriere, ricadendo al centro della Esse; definitivamente, dopo altri 3 giri, per la caduta di Russu.

La classifica è stata stilata dunque su 7 dei 10 giri programmati con somma di tempi tra le due frazioni. Ma non è stato difficile individuare il vincitore visto che il trentanovenne tarantino Pietro Carrieri (BMW – Team Galasso) è stato sempre al comando. Autore di partenze velocissime, nella prima parte Carrieri non ha avuto praticamente avversari, avendo subito guadagnato un buon margine prima su Francesco Piccoli (Suzuki), poi su Fabio Villa (BMW), infine su Gianluca Fioresi (Honda), autore della pole, in rimonta dopo una partenza non eccezionale, tutti alternatisi in seconda posizione.

Il pilota pugliese se l’è vista brutta quando la Yamaha di Era gli è piovuta davanti: ha deviato la traiettoria ma il cupolino della R1 lo ha colpito sul lato sinistro, spezzandogli la leva del cambio. Oltre al colpo ed alla sorpresa, Carrieri ha dovuto quindi disputare la seconda frazione con una leva di fortuna. Anche Villa, che inseguiva Carrieri, ha dovuto effettuare una manovra d’emergenza per evitare la moto ferma in mezzo alla pista.

Il terzo e definitivo via ha visto la griglia orfana di Fioresi, scivolato a sua volta e con il polso destro malconcio. Con Carrieri al comando, Villa, decisamente più aggressivo, ha provato a giocarsi il tutto per tutto ma la definitiva bandiera rossa ha spento le sue velleità. Una gara veloce e costante in entrambe le frazioni ha consentito al trentaquattrenne milanese Daniele Verderio (Ducati – Barni) di salire sul terzo gradino del podio davanti a Piccoli e ad Andrea Tartari (BMW), rimasto sempre a ridosso dei primi. Nelle altre categorie affermazioni di Piccoli (Semistock e Over 40) e Carrieri (Over 35).

Prossimo appuntamento con la Pro K-Cup, nel 2011 sempre abbinata alla Coppa Italia, il 15
maggio a Misano Adriatico.

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