Un anno dopo il suo ultimo successo, Ruben Faria, sempre in gara come “portatore d’acqua”, con l’obiettivo di avvicinarsi al suo leader, ha superato quattro piloti nel corso della Dakar ed ha fatto segnare il miglior tempo. L'operazione è sembrata molto vicino alla perfezione per il duo, dato che Cyril Despres è terminato secondo a 28'' da Faria. Marc Coma ha concluso con soli 1'15''da Faria, e 46'' da Despres. Il catalano può anche sentirsi fiero del suo nuovo compagno, in quanto Juan Pedrero, entrato quest’anno nel team come supporto di Coma, si è classificato 4 ° nella speciale. Le indicazioni che si ricavano dalla tappa tra Victoria e Cordoba danno subito KTM come la casa favorita, con la sua nuova 450. Le moto rivali sono per il momento BMW, Yamaha e Aprilia, rispettivamente guidate da Gonçalves (5 °), Street (6 °) e Lopez (7 °). Migliore degli italiani è stato il sorprendente Ivan Boano, tredicesimo, seguito da Alex Zanotti 27°. Per la categoria quad la giornata del 2 gennaio è stata molto movimentata. Marcos Patronelli è già indietro perché arrivato con più di due ore di ritardo alla partenza della Dakar. Rafal Sonik si è invece ritirato dopo una caduta che gli ha provocato una ferita alla mano. Nella categoria auto, Carlos Sainz al volante della sua Race Touareg III ha iniziato la Dakar subito al massimo. Partito in testa, non è mai stato raggiunto da Peterhansel. Nonostante alcuni problemi con i tergicristalli, El Matador ha fatto registrare il miglior tempo della giornata, con 1'31''di vantaggio sul leader del Team X- raid. Nasser Al Attiyah è rimasto molto vicino ai due leader, con un ritardo di 2'16'': il distacco è praticamente identico a quello che lo ha separato dalla vittoria nel 2010 (2'12''). I loro inseguitori non si sono risparmiati su questa tappa di riscaldamento. Se Miller (VW), De Villiers (Volkswagen) e Holowczyc (BMW X-Raid), hanno corso in attacco, Robby Gordon ha perso in un solo colpo tutto quello che si aspettava prima di entrare in Cile: buoni dieci minuti. Il ritardo è ancora più doloroso per Joan "Nani" Roma, ben 17 minuti. Il debutto della Mini Countryman di Guerlain Chicherit non è stato positivo. Se il “montanaro” già temeva problemi con il sistema di raffreddamento, non si aspetta di ritrovarseli così presto. Dopo diverse soste in speciale, ha già perso quasi un'ora da Sainz.

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