ALLA SIX DAYS IN CASA ITALIA LA CUCINA TREVIGIANA
La Six Days in Slovacchia ha visto protagonista anche la Provincia di Treviso. Il trionfo azzurro ? stato festeggiato in Casa Italia con i piatti tipici della cucia trevigiana.
La squadra azzurra reduce dai trionfi della Sei Giorni di Enduro a Powazska Bystrica, non ha mancato di ringraziare per il supporto la Provincia di Treviso, che ha partecipato alla grande festa tricolore grazie al prezioso rapporto di collaborazione avviato quest?anno attraverso i campionati italiani di Enduro e contribuendo al successo del made in Italy in terra slovacca.
Un contributo permesso grazie all?Assessore allo Sport Stefano Busolin e l?Assessore alla Pubblica Istruzione Ubaldo Fanton che hanno da subito promosso l?idea di portare la cucina trevigiana e la bravura degli allievi dell?Istituto Alberghiero Massimo Albertini di Treviso in terra slovacca, fornendo cos? un supporto primario al soggiorno della Nazionale di Enduro.
Proposta accolta con soddisfazione naturalmente dal preside dell?istituto, Pietro Lorenzon che per l?evento ha scelto gli studenti Alessio Trevisiol e Jacopo Tartaglia, accompagnati dal giovane professore Emiliano Zuccolotto.Un notevole tour de force per i tre cuochi, che oltre a cucinare in ?Casa Italia? (l?attrezzata hospitality italiana) in serata si traferivano nel vicino Hotel in cui pernottava la Nazionale e offrivano la loro assistenza alla cucina dell?albergo per agevolare ed avvicinare le pietanze slovacche ai gusti dei piloti.
Riassumendo in numeri l?esperienza del prof. Emiliano e deglia allievi, venivano preparati circa 70 coperti a pranzo e 70 a cena per un totale di 140 al giorno e questo da gioved? 08 settembre fino a domenica 18. Utilizzati complessivamente 100 kg di pasta, 30 kg. di sugo, 50 kg. di affettati, 30 litri di olio e quintali di acqua.
I tre cuochi, alla prima esperienza di una ?convivenza? per due settimane con una Nazionale sportiva, oltre ad aver naturalmente conquistato il palato degli azzurri hanno da subito instaurato ottimi rapporti di amicizia e complicit? con lo staff azzurro e soprattutto con i piloti, tanto che appena possibile cercavano di raggiungere i piloti impegnati in gara per tifarli e offrire loro parole di supporto.