ADOC: POCA CHIAREZZA SULLE MODIFICHE ALLA CONFISCA
“La confisca delle moto ? una norma palesememte anticostituzionale e illiberale” dichiara il presidente dell’Adoc, Carlo Pileri, chiedendo un tavolo di discussione con i ministri dei Trasporti e dell’Interno.
?Se il Ministero vorr?, siamo certi che sia noi che i moto club saranno lieti di collaborare a campagne massicce per la sicurezza stradale. Quel che non accetteremo mai ? l’apertura di un altro varco nelle tutele individuali rappresentato dalla possibilit? di confiscare beni di propriet? per via amministrativa ad opera di poliziotti, vigili ed anche ausiliari del traffico”.
Carlo Sileri, il presidente dell’Adoc, associazione a tutela dei consumatori, si fa portavoce delle istanze di motociclisti e moto club e lancia un chiaro messaggio al Ministero dei Trasporti, che in questi giorni ha lanciato una campagna informativa che spiega come, chi viola alcune norme del codice della strada sia passibile di confisca del veicolo.
Allo stesso tempo per?, in questi giorni si sono avute le rassicurazioni governative di un intervento teso a mitigare il provvedimento e alla restituzione dei ciclomotori finora confiscati. “E’ paradossale – evidenzia Sileri – che la campagna parta mentre la norma ? nei fatti in via di sostituzione o modifica. Oltretutto, dalla norma non sparirebbe la previsione della confisca delle moto che ? palesemente anticostituzionale e illiberale“.
Ci? che l’Adoc ed altre associazioni in difesa dei motociclisti chiedono, ? un tavolo di discussione dei ministri di Trasporti e Interni con le parti in causa. “Ma per arrivare all’incontro – conclude l’Adoc – c’? anche bisogno di un decreto urgente che sospenda le aste e restituisca davvero le moto ai loro proprietari”.