APPUNTI DI VIAGGIO
Il viaggio è disordine calcolato, desiderio dell’imprevisto controllato,
abbandono all’incruenta lotta con le zone, i quartieri, i mezzi di trasporto,
gli alloggi.
Una lotta impari tra il non-visto e mai fatto. E’ un’abluzione
nel fiume sacro della coscienza. Il corpo si annulla giorno dopo giorno lasciando
intatti e accresciuti i sensi.
Il viaggio perfetto è circolare: la gioia della partenza, la gioia del
ritorno.
Questa è la faticosa ricerca della libertà, non costretta da lacci.
Della libertà unica ed assoluta che rimane tale perché inventata
da schiavi. E’ la libertà vittima dell’indrammatico senso di libertà
comune, sacrificata in nome dell’incolumità. Per essere liberi bisogna
essere pronti a morire come è libero un innocente eroe da strada.
E chi rimane perde quel senso di rinascita, quel perdersi, per poi ritrovarsi,
per affrontare di nuovo un cruento lottare, il rigenerarsi, il pulirsi da tutto
quello che si è accumulato addosso, lo scoprire facce nuove per il piacere
di rivedere quelle vecchie care conosciute.
Sono tanti i posti che ognuno conosce, ama, odia, e approfitta di scuse banali
per tornarci, per rinfrancarsi
.
E voi ne avete qualcuno ?
magari per farci una piacevole passeggiata
in tre
o per farci una veloce gitarella
raccontatelo .. descrivetelo
.. e chissà che qualcuno non possa seguirvi a ruota…