21 Novembre 2024

MONDIALE SUPERMOTO: A UN PASSO DAL POSSIBILE

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Attilio Pignotti è secondo nel Mondiale, Bernd Hiemer (autore di un’altrgara magistrale), quarto.

Sarebbe bastato portare a termine l’ultima domenica del Mondiale Supermoto così come era cominciata. Pignotti avrebbe vinto il suo primo mondiale, e la sua KTM il secondo. Invece la sorte ha dato “picche”. Succede, e c’è da dispiacersi, seppure noda farne un dramma viste le circostanze. Ci sono elementi che restano comunque agatti in termini molto positivi ed eloquenti. All’inizio della stagione il compito di Pignotti era quello di “fare una bella figura”, e non c’è dubbio che l’abruzzese del KTM Italia Team Miglio una bellissima figura l’ha fatta. Dicevano che per tutta la stagione Pignotti si è limitato a gestire il vantaggio acquisito ad inizio di stagione, senza mai “tirare fuori gli attributi” (ci scuserete la scivolata di stile ma stiamo citando). Non vero: nel momento più delicato della sua stagione, la gara di Megara (Grecia), Pignotti ha fatto questo ed altro.

Ha vinto con la testa la difficile scommessa del sabato, guadagnando la prima fila in un alternarsi di condizioni meteo isteriche. Ed ha vinto, in gara 1, la sfida del cuore. Guadagnando di forza e di tecnica la ledership della corsa. Per nove dei sedici giri della gara più importante della sua vita, con Delepine alle prese con una gara iniziata malissimo, Pignotti ha potuto cullare legittimamente isogno di vincere il suo primo Mondiale. Poi a metà del nono giro il rovescio di fronte.

Ancora, come in Germania, un inconveniente da poco al motore, da tanto per una gara che si sta giocando sul filo del rasoio. Una perdita di lubrificante dal carter motore. L’olio che scende sullo stivale, poi sotto le ruote, facendo scivolare di lato la moto, quel tanto da renderla parzialmente incontrollabile e favorire il sorpasso degli avversari. Il risultato è la perdita di quattro posizioni nel momento cruciale in cui Delepine sta recuperando dalla decima posizione della partenza. Il motore, ormai quasi senza olio, tiene, e Pignotti ci prova in tutti i modi.

Altro che “mancanza di attributi”! Riesce a girare sui tempi del battistrada Iddon, anche a recuperare su Delepine che, nel frattempo, è riuscito a raddrizzare gara a e Mondiale. Nel finale un“contrasto” con Gotz, ed il quarto posto. Gara 2, da difficile diventa impossibile. I pundi disavanzo salgono a 12, e la partenza non è perfetta. Dal quinto posto Pignotti si scatena, riuscendo a sbarazzarsi di avversari oggi particolarmente, e inopportunamente, tosti, come Gotz, Iddon, Balducci e Winstanley.

Termina al secondo posto , alle spalle di un inedito Jorge, che vince la manche. Delepine sale sul trono del suo secondo Mondiale a 38 anni, meritatamente. Anche lui ha avuto i suoi guai durante la stagione, anche lui ha avuto alle spalle una squadra di primordine ed un cuore grande così. Pignotti è secondo, vice campione del mondo.

Adesso tutti hanno visto che “Attila” è un pilota temibile. In grado di non essere secondo a nessuno. All’amarezza, per l’intera squadra, del sogno infranto a Megara deve fare da contrappeso questa importante consapevolezza.

Dal canto suo Bernd Hiemer ha dimostrato di essere una certezza, e l’attualità di questo valore è la gara conclusa al terzo posto assoluto, con un secondo ed un terzoposto nelle due ultime manche della stagione, quelle che hanno consacrato il giovanAdrien Chareyre (che subentra al Campione uscente Thierry Van Den Bosch, laconicamente vincitore di dieci prove su sedici). Il grande lavoro svolto durante l’anno dal KTM Italia Team Miglio si chiude con un bilancio obiettivamente positivo, anche se emotivamente non all’altezza di aspettative rivelatesi oltremodo legittime.

Progetti da definire nei loro dettagli, e lavoro per l’inverno, come sempre questo è il futuro prossimo, ma anche una buona dose di meritato ottimismo per il Team che è stato, al suo primo anno di completa attività, uno dei protagonisti assoluti del Mondiale (e dell’Italiano) 2007.
 

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