Nona tappa alla Dakar 2011
Il consueto scenario delle tappe della Dakar è stato modificato da un’atipica partenza in linea. I motociclisti hanno vissuto nella regione di Copiapo una giornata particolare, scavalcando cordoni di dune separati da ampie valli e perdendo, in taluni casi, gli abituali punti di riferimento. Il primo gruppo di dieci piloti si è lanciato nella speciale con sicurezza. Dopo una ventina di chilometri nove di loro hanno preso un CAP (direzione bussola) errato commettendo un errore che non sarebbero più riusciti a colmare.
Solo il vincitore di Arica, Helder Rodrigues, ha interpretato correttamente il Road-book. Il portoghese sembrava destinato al successo, ma al Km 225 è rimasto senza benzina, dovendo rinunciare al risultato. Ma soprattutto alle sue spalle, uno dei piloti partiti nel terzo gruppo ha fatto faville. Jonah Street per tutta la speciale ha mantenuto un ritmo elevato per raggiungere i piloti di testa. Al traguardo ha fatto segnare il miglior tempo con 3’36’’ di vantaggio su Frans Verhoeven, ottenendo la sua seconda vittoria di tappa alla Dakar, dopo quella del 2009 a San Rafael.
In questa nona tappa della Personal Dakar Argentina Cile 2011, i leader della classifica generale sono rimasti “nascosti”. Sia Marc Coma che Cyril Despres hanno fatto il minimo indispensabile. La difficoltà di creare distacchi importanti in una partenza in linea ha sminuito le ambizioni di Despres, ma anche quelle di Chaleco Lopez. Per cui in classifica è cambiato poco o nulla. Coma è ancora in testa con un vantaggio di 8’14’’ su Despres e di 23’33’’ sul pilota cileno, che ha corso l’ultima speciale dell’anno sul suolo del proprio paese.
Nella gara auto Nasser Al-Attiyah e Carlos Sainz corrono ad armi pari. Entrambi hanno dimostrato la loro maturità ed un forte autocontrollo. Non resta che attendere l’errore di uno dei due. Ad ogni modo, Carlos Sainz si trova forse nella situazione più vantaggiosa. Costantemente in attacco, lo spagnolo in questa tappa ha raggiunto il compagno di squadra, accompagnandolo fino alla linea di arrivo. Ha vinto la sua quinta tappa dell'anno, recuperando 1'56'' ad Al Attiyah.
I problemi di Peterhansel nell’8^ tappa lo hanno portato a rivedere le proprie velleità e concentrarsi su possibili vittorie di tappa. La sua posizione di partenza non favorevole ha reso il suo compito difficile. Al volante della sua BMW X3, il francese ha tentato di mantenere il passo delle rivali Volkswagen, anche se è riuscito a sopravanzare solo la Touareg di Mark Miller. Con il 4° posto di tappa, perde ancora terreno nei confronti dei rivali (1h42’ dietro Al Attiyah), ma conserva un buon margine sull’americano, che a sua volta nutre speranze di portare un poker in casa VW. Dietro i distacchi assumono proporzioni importanti, come ad esempio Krzysztof Holowczyc, 6° in generale con un ritardo di quasi quattro ore.