3 Dicembre 2024

Gli stabilimenti Kawasaki ad Akashi non sono stati danneggiati dal terremoto.

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A seguito di accurate verifiche da parte del personale  del grande complesso industriale, l'impianto di produzione principale dei motocicli Kawasaki di Akashi, nelle vicinanze di Kobe in Giappone, risulta non essere stato coinvolto dal terremoto della scorsa settimana.

Approviggionandosi  da un gran numero di fornitori da tutto il Giappone, l’azienda ha in questi giorni organizzato un piano per sopperire alle problematiche che si potranno verificare per il ritardo delle consegne delle parti, solitamente giornaliere.

Con la produzione rimasta a target fino al 16 marzo, la fabbrica sospenderà temporaneamente la produzione su tutte le linee meno una il 17 e il 18. Il giorno 21 marzo la produzione sarà fermata in concomitanza con una festività nazionale in Giappone. La produzione di moto Kawasaki di media cilindrata, presso la fabbrica in Thailandia, rimarrà inalterata e a pieno regime.

Fiduciosi che le carenze di produzione potranno essere risolte  con dei lavori straordinari durante il resto del mese, l'azienda sta facendo del suo meglio per conciliare la necessità di continuare nel normale svolgimento delle attività produttive con le comprensibili questioni umanitarie che richiedono interventi urgenti nelle regioni devastate del Giappone .

"Auspichiamo che non ci siano importati ritardi nella produzione e che la fornitura di moto e ricambi non rimanga eccessivamente coinvolta dai fermi previsti", ha detto Yasushi Kawakami, Managing Director di Kawasaki Motors Europe, che si trova in fabbrica questa settimana per una serie di incontri già in programma. "Il personale Kawasaki in Giappone, e in tutto il mondo, vuole estendere la sua più profonda solidarietà a coloro che continuano ad essere coinvolti in questo terribile evento".

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