21 Novembre 2024
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Si chiama R 1200 S e raccoglie l’eredit? di un modello di successo della casa bavarese, l’R 1100 S, protagonista fino al 2004 del BMW R 1100 S BoxerCup Replika. La nuova R 1200 S rappresenta il boxer di serie pi? potente mai prodotto e si presenta al mercato come una vera e propria supersportiva.

Un design accattivante e molto personale che richiama la 1100 ma che caratterizza la nuova R 1200 S soprattutto nella parte posteriore piena, forse appena troppo squadrata, ma decisamente molto originale che fa da cornice al cerchio posteriore in bella mostra e libero dai terminali di scarico.
Sono senza dubbio i numeri a fare rumore in questa nuova creazione della casa dell’elica. 213 kg di peso in ordine di marcia che diventano 195 a secco (ben 13 kg in meno della 1100) per 1170 cm3 con ben 122 CV di potenza a 8.250 giri/min (regime record per un boxer di serie) e 112 nm di coppia a soli 6.800 giri/min.
Nonostante le grandi doti di questo propulsore nella mente dei progettisti BMW è restato saldo, anche in questa occasione, l’obiettivo di costruire una moto frutto della sintesi equilibrata tra sportività e idoneità alla guida giornaliera. Anche per questo la nuova R 1200 S è dotata di catalizzatore regolato, sistema single-wire per la rete di bordo con sicurezza antiavviamento elettronica (un cablaggio specifico che semplifica gli interventi di diagnostica), cambio a sei marce dagli innesti leggeri, trasmissione a cardano esente da manutenzione con monobraccio oscillante e sospensione della ruota anteriore Telelever.
Computer di bordo e fotocellula in grado di variare la luminosità del quadro strumenti completano un affascinante mix di prestazioni e tecnologia insieme ad una taratura della ciclistica che assicura una guida estremamente precisa e maneggevole ed un potente impianto frenante in grado di gestire peso e cavalli in tutta sicurezza. A richiesta per i motociclisti più esigenti un nuovo ABS riprogettato completamente con un peso molto ridotto che incide complessivamente solo per 1,5 chilogrammi.

Motore
Il nuovo propulsore adoperato per la R 1200 S trae profitto dalle innovazioni introdotte con la R 1200 GS ma sono diversi gli interventi che lo differenziano moltissimo dalle altre unità più votate al granturismo come la RT e la ST.
Oltre alla doppia accensione per cilindro comune a tutti i boxer della nuova serie, la R 1200 S può vantare bielle nuove, realizzate in una lega di acciaio altamente resistente, alberi a camme, a fasatura modificata ed alzata valvola maggiore, che ruotano su 3 cuscinetti, in luogo di 2, soluzione in grado di ottimizzare la rigidità e la precisione di fasatura. Inoltre, le molle delle valvole più rigide e i bilancieri rinforzati consentono dei regimi fino a 8.800 giri/min. Mai in passato un motore boxer di serie presentava dei regimi così elevati.
Anche i pistoni sono nuovi e aumentano il rapporto di compressione a 12,5:1, valore record per un motore raffreddato ad aria/olio. Le farfalle di aspirazione della miscela aria/benzina, supportate da nuove prese d’aria più ampie, aumentano di ben 5 millimetri passando da 47 a 52 millimetri.
Tutte queste modifiche si trasformano in una grande coppia a bassi e medi regimi (oltre che in una elevata potenza massima) in grado di regalare grande soddisfazione nella guida sui percorsi misti.
Una particolarità di questa R 1200 S è il comando del gas che non trasmette il movimento in modo lineare ma variabile e progressivo. Questo sistema assicura uno spiegamento di potenza armonico anche nell’apri e chiudi più spinto.

Telaio
Il telaio riprende lo schema classico della 1100 con il motore stressato come parte integrante della ciclistica. La sezione anteriore e centrale a traliccio sono in acciaio, mentre la coda avvitata (quindi asportabile per semplificare le operazioni di manutenzione) è realizzata in tubi di alluminio a sezione quadra. Peso contenuto, semplicità di riparazione e costi relativamente bassi in caso di danni alla coda per una scivolata tra i cordoli. I supporti delle pedane del passeggero sono avvitati e si lasciano smontare in pochi minuti, accorgimento anche questo che non lascia dubbi sull’indole sportiva della nuova R 1200 S.

Sospensioni
All’anteriore troviamo il classico sistema Telelever con steli da 41 millimetri e un’escursione della ruota di 110 millimetri. Al posteriore il giunto cardanico di nuova concezione, più leggero ed esente da manutenzione periodica, è supportato da una nuova unità ammortizzante a gas compresso a smorzamento progressivo (WAD). Questa unità garantisce un’escursione di 120 millimetri.
Il sistema WAD è progressivo: più affonda l’unità ammortizzante più forti sono le forze di smorzamento. Questa soluzione dovrebbe assecondare molto bene anche i tratti di asfalto non proprio perfetti di casa nostra e permettere allo stesso tempo una guida precisa anche in accelerazione in uscita di curva.
Design sportivo per i cerchi in lega leggera e dimensioni dei pneumatici standard (120/70 ZR 17 all’anteriore e 180/55 ZR 17 al posteriore). Per i motard più esigenti e per appagare pienamente gli occhi di chi osserva la vostra belva fuori al bar, come optional è disponibile anche il cerchio da 6 pollici che può ospitare una bel gommone da 190.
Per gli smanettoni da pista, invece, e per gli amanti del tuning, la BMW mette a disposizione, sempre come optional, il kit Ohlins. L’ammortizzatore anteriore è regolabile in estensione, analogamente al precarico della molla, così da assicurare una maggiore sensibilità alle irregolarità del fondo stradale e offrire maggiori riserve nella guida sportiva. L’unità ammortizzante posteriore a gas compresso a smorzamento progressivo con vaso in espansione flangiato (per migliorarne il raffreddamento) consente di regolare lo smorzamento in compressione ed estensione, di regolare il precarico della molla e, inoltre, di variare l’altezza della coda, particolare non da poco che dovrebbe permettere angoli di piega ancora più estremi.

Freni
La nuova R 1200 S non cede però al fascino dell’ultima moda in fatto di impianti frenanti.
Niente pinze ad attacco radiale ma un tradizionale impianto con dischi da 320 e pinze a 4 pistoncini contrapposti.
Al posteriore una pinza flottante a due pistoni su un disco da 265 millimetri completano l’impianto.
Tubi in treccia per entrambe le unità.

Gli ingegneri hanno optato a favore di un ABS bicanale ottimizzato, senza funzione Integral e senza servofreno, che convince per il suo basso peso e la forma compatta e aumenta il peso complessivo della motocicletta di solo 1,5 chilogrammi.

Il nuovo ABS di BMW Motorrad presenta delle funzioni di diagnosi ampliate; ad esempio i sensori di numero di giri delle ruote monitorano automaticamente la distanza del sensore dalla ruota, contribuendo così all’altissima sicurezza del sistema.

Linea
Decisamente più snella del modello precedente nella sezione anteriore, la R 1200 S riprende l’inconfondibile linguaggio formale della R 1100 S. Il muso è dominato da un doppio proiettore asimmetrico le cui parabole presentano le forme polielissoidali ottimizzate del modello GS. Il rivestimento in policarbonato antigraffio è nuovo e completa il «rene» BMW che convoglia il vento al radiatore dell’olio motore. Il cupolino sportivo è protetto da un rivestimento antigraffio e viene fissato alla sezione superiore della carena attraverso delle fascette. Questa soluzione facilita il montaggio del cupolino colorato (tra gli optional). I punti di fissaggio non sono più visibili dall’esterno così che la sezione anteriore si presenta liscia e uniforme.
Un altro elemento che salta all’occhio è la base della carena in leggerissimo magnesio pressofuso, verniciato in grigio grafite metallizzato e fissato con delle viti di alluminio.

Il nuovo terminale di scarico, (che contribuisce alle dimensioni imponenti della coda) con i suoi tubi sovrapposti è montato sotto la carena della coda che integra gli indicatori di direzione. Lo stop e la luce di posizione sono a led a luminosità variabile.
BMW produrrà questo modello in quattro varianti di colore: nero notte pastello, alluminio bianco metallizzato, giallo pastello con strisce centrali metalliche scure. La verniciatura bicolore rosso pastello/argento titan metallizzato è un optional come la sella rossa.

Il parere di Motopress
Con le ipervitaminiche giapponesi che imperversano la scena delle supersportive raggiungendo oggi doti dinamiche e potenze da race-replica, si sentiva il bisogno di una rispolverata ad un modello originale come la serie RS.
In casa BMW sono andati molto oltre con la creazione di un motore che segna il passo con i ”vecchi” boxer unito ad una ciclistica che può finalmente esibire (come era appena accaduto con la GS) misure e pesi contenuti. Questa nuova R 1200 S potrà stuzzicare il palato di molti smanettoni alla ricerca di una moto fuori dal comune ma non necessariamente disposti a restare dietro nelle scorribande del week-end. Probabilmente farà prudere i polsi anche ai più sereni e storici possessori delle moto della casa dell’elica perché segna un progresso reale nel pieno rispetto della tradizione.
A nostro avviso si tratta davvero di una gran moto almeno a sentire i numeri, e soprattutto incuriosisce l’idea di un bicilindrico boxer così… potente.L’abbiamo vista natuaralmente dal vivo a Milano nei due gironi riservati alla stampa del settore e la sola cosa che davvero ci lascia perplessi è la linea del codino che ricorda vagamente quello della prima Kawasaki da MotoGP della nuova serie, quello che il caro Meda di Italia 1 chiamava affettuosamente "cassetta degli attrezzi". Tuttavia, anche questo aspetto rende la R 1200 S una moto fuori dal coro e la inserisce di diritto tra le moto più ambite del prossimo 2006.
Per il momento è davvero tutto. Aspettiamo ansiosi di poterne provare un esemplare in strada e magari in circuito per raccontarvi davvero come va.

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