16 Settembre 2024

COMA, ALPHAND E CHAGIN: GLI UOMINI DELLA DAKAR 2006

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COMA, ALPHAND E CHAGIN: GLI UOMINI DELLA DAKAR 2006Hanno vinto rispettivamente nelle moto, nelle auto e nei truck infliggendo impietosi distacchi ai numerosi avversari di valore. Hanno vinto la stessa competizione ma con strategie, astuzie ed una conduzione di gara decisamente diverse.

In questo ultimo redazionale dedicato alla cronaca della Lisbona-Dakar 2006, invertiamo il consueto ordine narrativo e partiamo dai Truck, dominati senza alcun dubbio dal Russo Chagin e dal suo truck Kamaz.

Un russo alla guida di un camion
progettato e costruito in Russia al suo quinto successo consecutivo che ha inflitto al secondo in classifica, l’olandese Stacey, velocissimo nelle ultime tappe ed alla guida di un Man, ben 2 ore e 21 primi e addirittura 3 ore e 5′ al compagno di marca e
connazionale Kaborov.
Quest’ultimo era riuscito a recuperare sul connazionale quasi tutto il distacco maturato nelle prime tappe. Quando era a soli 30′ da Chagin, una serie di difficolt? lo hanno relegato, speciale dopo speciale, al terzo posto in classifica generale.

Il vantaggio di Chagin, dominatore indiscusso della prima parte della Dakar, gli ha permesso di rispondere agli attacchi sempre pi? insistenti
di Stacey vincitore delle tappe 10, 11, 12 e 13. Chagin vince questa dakar con 7 successi complessivi. a Kabirov 2 tapper ed a Stacey le restanti 5 considerando che l’ultima ? stata annullata per la tragica scomparsa di due bambini negli stage 13 e

14.

Tra le auto vince uno sciatore. Forse il paradosso pi? grande. Uno

sportivo ben abituato tra i ghiacci e le piste innevate, Luc Alphand, vincitore

diversi anni fa di una coppa del Mondo di sci ed in continuo crescendo nei rally raid

su 4 ruote. 5 anni fa Alphand partecip? alla sua prima Dakar con un mezzo privato

senza purtroppo riuscire a portarla a termine. La svolta ci fu 3 anni fa, quando a

bordo della BMW X5 riusci a farsi notare dalla Mitsubishi che dal 2005 gli ha affidato una vettura ufficiale. Proprio lo scorso anno, il francese chiuse al secondo posto la Dakar, facemdo ben sperare per questa nuov edizione.


La vittoria di Alphand sembrava impossibile fino all’imprevisto accaduto al compagno di marca e connazionale Peterhansel, alias “Peter”che, nella speciale numero 12, piombato contro un albero, ha perso pi? di 3 ore per attendere l’assistenza. L’incidente di Peter porta Luc in vetta nella classifica generale, posizione che non abbandoner? fino alla fine dove divide il podio con De Villiers alla guida delle formidabili Tuareg Volkswagen e l’altra Mitsubishi di Roma. Peterhansel deve accontentarsi del quarto posto ed oltre 3 ore e 20 primi di ritardo.

Stessa sorte per Cyril Despres, francese, dominatore della prima sessione della Dakar, nonch? vincitore dell’edizione 2005. Dopo gli exploit iniziali di spagnoli e portoghesi, Despres aveva preso in mano la gara e stava imponendosi in classifica generale, speciale dopo speciale. Un incidente molto grave per? gli ha compromesso la spalla sinistra. Despres durante la tappa 6 ha riportato infatti la lussazione della clavicola e, pur non smettendo mai di correre, non ? riuscito a recuperare la piena forma fisica.

Fuori Despres, via libera al “segugio” Marc Coma, che ha fatto della continuit? la sua arma migliore. Piazzatosi secondo in quasi tutte le tappe, Coma? riuscito ad aggiudicarsi la Dakar 2006 davanti a Despres ed al nostro Sala vincitore della tappa 13 e molto ben piazzato in quasi tutte le speciali. Per le 2 ruote la Dakar chiude con una certezza: KTM. Le prime otto moto sono tutte KTM. La nona ? una Yamaha che interrompe per poco una nuova teoria di moto austriache a testimonianza della grande competitivit? e della indiscussa leadership raggiunta.

Questa Dakar non ci ha risparmiato pi? di un dolore. Abbiamo dovuto vedere andar via Andy Caldecott, il quarantunenne australiano in sella alla KTM, cos? come nelle ultime 2 tappe abbiamo assistito alla tragica morte di due ragazzini africani. Sono e resteranno sempre le grandi contraddizioni della Dakar.

Non ci resta che complimentarci con vinti e vincitori e con tutti quelli che hanno preso parte ancora una volta alla corsa pi? massacrante dell’enduro mondiale e darci appuntamento alla Dakar 2007!

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