Per il terzo anno consecutivo la 32° edizione della Dakar, in programma dal 1° al 16 gennaio 2011, sarà  ospitata in Argentina e Cile. Non poteva mancare il team Aprilia Giofil, forte del terzo posto ottenuto nel rally dello scorso anno. Tredici piloti in totale, cinque ufficiali e otto privati, che saranno assistiti da dieci meccanici e tre manager, uno spiegamento di forze importante, che potrà contare su due camion 6×6 e tre auto 4×4 per l’assistenza. Senza dubbio il team Aprilia Giofil sarà il più numeroso alla Dakar 2011, che prenderà il via il 1° gennaio dall’obelisco di Avenida 9 de Julio, a Buenos Aires. L’uomo di punta sarà ancora il cileno Francisco “Chaleco” Lopez che avrà a disposizione la potenza e l’affidabilità del motore bicilindrico, le ultime modifiche alla ciclistica e le nuove mappature della centralina elettronica. Inoltre, come lo scorso anno, Lopez potrà contare sul catalano Gerard Farres nel ruolo preziosissimo di “portatore d’acqua” in una gara lunga come la Dakar. Ma un altro iberico è appena entrato a far parte del Team Aprilia Giofil: si tratta di Joan Barreda, giovane proveniente dal cross e dall’enduro, già considerato l’astro nascente della disciplina e alla Dakar cercherà di tenere fede alla propria fama di pilota velocissimo. Altra new entry nel team è il franco/congolese Alain Duclos, da molti anni uno dei privati più veloci in assoluto. Lo scorso anno Duclos terminò la Dakar in sesta posizione assoluta e quest’anno cercherà di migliorare ancora con la sua  all’Aprilia Tuareg. Il nostro Alex Zanotti sarà l’unico a correre con la versione “light” della Tuareg 4.5, moto che ha già dimostrato un ottimo potenziale al Pharaons Rally. Naturalmente Alex cercherà di sfruttare  l’esperienza fatta lo scorso anno, con l’obiettivo di portare a termine la Dakar in un’ottima posizione. Anche gli otto piloti privati seguiti dal team Aprilia Giofil correranno in sella alle bicilindriche RXV. Si tratta dell’italiano Francesco Beltrami, del danese Jes Munk, dei belgi Frank Verhoestraete e Jean-Pierre Lejeune, degli olandesi Wouter Van Der Beek e Erik Koffman, del greco Vasilis Orfanos e dello spagnolo Antonio Gimeno.  

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