MONDIALE A LONIGO: ITALIA AL TOPLo scorso 3 luglio, in occasione del Mondiale a squadre di Speedway, il Ct azzurro Armando Castagna ? sceso in pista al fianco dei propri piloti per difendere il tricolore in una difficile sfida internazionale contro gli squadroni si Germania, Finlandia e Lettonia.

Gara durissima quella del mondiale di Lenivo (Vi), dove la formazione tedesca, che vantava di un line up di tutto rispetto (Schulz,Hefenbroch, Stange, Wolter) nonché la giovane punta di diamante Smolinski, ha dominato la classifica provvisoria. La squadra italiana è stata tenace fino alla fine vendendo carissima la pelle fino a conquistare il pareggio alla fine della 5° batteria. Durante le prime 5 manche infatti la formazione azzurra composta dal CT, dai suoi ?ragazzi? Sanchez e Terenzani (membri del Team Italia), da Paolo Salvatelli e dal campione italiano Andrea Maida, ha subito dato del filo da torcere agli avversari (3 primi posti di Maida, Terenzani e Sanchez, 2° posto invece per Salvatelli) malgrado la sfortunata rottura della catena della moto di Castagna alla 2° manche. Deludente la prestazione della squadra lettone che non è riuscita ad imporsi in nessun momento della gara mentre apprezzabile è stato lo sforzo della Finalndia che sfoderando il veterano dei GP Laukkanen ha tentato una lieve rimonta verso la fine della gara non riuscendo però a schiodarsi dalla 3° posizione. Spettacolari sorpassi (vd Sanchez alla 15° e Terenzani alla 18°), cadute (il tedesco Paura e il finlandese Kylmakorpi) e squalifiche (ancora Paura) hanno animato un mondiale a squadre d’altri tempi. Tutta la competizione si è articolata in un alternarsi di pareggi, salite e discese di punteggio per una Germania che non accettava la sconfitta e un’Italia che voleva riemergere inesorabilmente a tutti i costi fino a raggiungere la vetta del podio. Prossimo appuntamento a Eastboure (GB) il 03 Agosto per la semifinale.

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IN SELLA A UNA HONDA DESTINAZIONE NAMIBIAIl connubio tra Nikon e Honda propone per l’estate 2004 un’affascinante avventura in moto. Un’esperienza davvero unica, lontano dalla quotidianit? e dalla frenesia delle citt? su due ruote, in Namibia.

I paesaggi e le bellezze di questo paese incanteranno anche il viaggiatore pi? esperto e le piste polverose soddisferanno il desiderio di avventura anche del motociclista pi? smaliziato, rendendo davvero “on the road” questo viaggio. Il fotografo accompagnatore, in sella alla nuova instancabile Honda Varadero con Abs, agevoler? i partecipanti a cogliere gli scatti migliori con le nuove Nikon Coolpix 4100, adattissime al viaggiatore in motocicletta in virt? delle loro doti di robustezza, semplicit? d’utilizzo e autonomia delle batterie. Il Nikon School Travel on bike ? un esperienza da sogno da affrontare in sella ad una moto un po’”addomesticata” per agevolare gli spostamenti. Sar? inoltre possibile avvicinare animali selvaggi con lo sguardo, utilizzando i nuovi binocoli Nikon Sporstar IV compatti, tascabili e dalle elevate prestazioni. Gli animali del Parco Etosha e le foche di Cape Cross lasceranno esterrefatti i partecipanti e le maestose dune di Sossusvlei resteranno impresse per sempre nella mente. Il viaggio ? adatto anche per il passeggero viste le piste larghe e non particolarmente difficili; comunque nei passaggi pi? insidiosi essi potranno essere trasportati sul mezzo di assistenza. Al termine di ogni tappa (ciascuna di circa 300 km), di cui qualcuna completamente in sterrato, i partecipanti saranno accolti da lodges e hotel di elevato livello. L’itinerario si sviluppa nell’arco di sedici giorni e le date di svolgimento si terranno da sabato 7 a domenica 22 agosto. La quota di partecipazione a persona si aggira sui 3500 euro e comprende i voli in classe turistica, i pernottamenti in camera doppia con mezza pensione, la guida locale con automezzo per trasporto bagagli e moto in avaria, la guida italiana, la polizza Europassistance e i documenti per la moto. La quota per il trasporto della moto (andata in aereo e ritorno in nave) ? di 1700 euro. Se siete spiriti liberi, affamati di spazi infiniti e natura incontaminata l’Africa del Sud vi aspetta: questa ? l’avventura su misura per voi.

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SETTIMO ROUND SBK: LAGUNA SECASulla pista americana la superpole sovverte i pronostici delle prove del giorno prima e mette Steve Martin davanti a tutti, seguito da un sorprendente James Toseland entrambi su Ducati 999.

Lo spettacolare circuito made in USA non ? mai avaro di sorprese e quest’anno le premesse ci sono tutte per assistere ad un gara che potrebbe in poche battute rimescolare le carte del mondiale. Il leader Regis Laconi infatti parte dalla seconda fila con il sesto tempo a poco meno di un secondo dai primi. Terzo tempo per la Honda CBR 900 RR di Chris Vermeulen, che priver? evidentemente a recuperare bene ed in fretta gli oltre 30 punti che lo separano dalla vetta del mondiale. Sfortunato il nostro Chili, che distratto dalla rottura dell’altrettanto sfortunato Haga, dominatore delle prove precedenti, “scivola” al quarto posto mantenendo per un pelo la prima fila.Gli altri italiani sono sembrati piuttosto in difficolt? ed occupano le posizioni tra il decimo ed il quindicesimo posto.

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LA SUPERBIKE FA TAPPA OLTREOCEANO11 luglio, settimo round per il campionato mondiale SBK. Il circus delle ‘derivate di serie’ l’unico campionato mondiale che in calendario si riserva una tappa negli USA, sulla ormai famosissima pista di Laguna Seca dove ogni anno le wild car provano a fare strage dei piloti ufficiali sulle ripide curve del cavatappi.

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ZX-10R: IL NINJA E? stata recentemente premiata dalla rivista spagnola “Motociclismo” con il Master Bike, il premio che coinvolge riviste di settore da tutto il mondo. Datele una pista e questo ?Ninja? divorer? la strada.

E? stata recentemente premiata dalla rivista spagnola “Motociclismo” con il Master Bike, il premio che coinvolge riviste di settore da tutto il mondo, determinando su pista attraverso una prova comparativa, la moto migliore dell?anno per ogni settore. Quindici riviste rappresentanti 19 Paesi hanno mandato i propri redattori e piloti al circuito di Catalunya a Barcellona, in Spagna, per provare 13 diverse moto. Per Kawasaki l’evento ? stato un successo: la Ninja ZX-6R ha vinto nella categoria Supersport, mentre la Ninja ZX-10R si ? aggiudicata l’Open Class e la finale del Master Bike. Ed ? proprio su quest?ultima che vogliamo spendere due parole. In casa Kawasaki la definiscono ?un brillante mix di elevata potenza, tecnologia avanzata e una linea cos? aggressiva e sensuale da rendere anonime tutte le altre moto?. Sensualit?. Questa Supersport cos? vicina ad una moto da Superbike, sprigiona sensualit? in sella come al solo sguardo. Dopo l?avvento della ZX6-R, la suspence era tutta per il nuovo ?gioiellino? di Akashi, che non ha tradito le attese una volta fatto il suo ingresso nel mercato, minacciando seriamente di sbaragliare l?agguerrita concorrenza delle rivali 1000 cc. Impostazione sportiva senza compromessi, linea vicina a quella della Motogp, bellezza aggressiva, sono le doti estetiche pi? evidenti. Ma grandi passi la casa nipponica li ha fatti anche nelle migliorie tecniche, con una ciclistica all?avanguardia con una forcella upside down con steli da 43 mm completamente regolabile, all?anteriore, mentre il posteriore sfoggia un mono ad azionamento progressivo anch?esso completamente regolabile. L?impianto frenante Tokico che anteriormente vanta due dischi a ?margherita? da 300 mm con pinza ad attacco radiale a quattro pistoncini e al posteriore un grintoso disco anch?esso a ?margherita? da 200 mm. Il telaio, a doppio trave in alluminio anodizzato nero, mostra un aspetto deciso, slanciandosi in alto verso il serbatoio con fianchi piuttosto massicci. Rispetto all?altra ninja di cilindrata minore, la ZX-10R presenta un inedito cupolino con due fari sovrastati da una vorace presa d?aria centrale fa lavorare il sistema di alimentazione Ram Air System rendendo la moto inconfondibile nella vista laterale. Altra attenzione dei tecnici giapponesi ? stata rivolta al peso davvero contenuto. Insomma un ottimo lavoro, pluridecorato. Datele una pista e questo ?Ninja? divorer? la strada.

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L'HONDA DI CASCIU ALLA SCOPERTA DELLA CUCINA ITALIANA NEL MONDOVitaliano Casciu, da sempre appassionato di due ruote, con l’hobby del viaggio e con la fissazione per la buona cucina, quella goliardica e nostrana, a bordo della mitica HONDA XL 650 V Transalp si appresta ad intraprendere la sua sfida pi? ambiziosa, il suo sogno nel cassetto: un giro del mondo by motorcycle attraverso gli Stati ed i Continenti a partire dall’Europa.

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EUROPEO MOTOCROSS: A SAN MARINO DOMINANO GLI STRANIERII piloti stranieri hanno fatto ancora la differenza nella sesta prova del campionato Europeo di Motocross disputatosi nella piccola Repubblica di San Marino.

I piloti stranieri hanno fatto ancora la differenza nella sesta prova del campionato Europeo di Motocross disputatosi nella piccola Repubblica di San Marino si sono spartiti le vittorie finali prima il russo Andrei Safronov (Honda) e successivamente il croato ex campione europeo Nenad Sipek (Yamaha) rispettivamente nella prima e nella seconda manche. Degli italiani le migliori prestazioni sono venute dal ilota pistoiese del Team Valconca, Simone Cappellini (Yamaha) giunto secondo in gara-1 e dal torinese Stefano Dami (Honda) che ha concluso al quinto posto in gara-2 dopo essersi ritirato in avvio quando si trovava nei primi posti a causa della rottura della moto. Stessa sorte per Cappellini che nella ripresa si ? ritirato a causa della rottura della catena quando era sesto. Tra i migliori della giornata da segnalare anche le positive prestazioni di Ivan Negro, Luca Biondi, Martino Vestri. Nella prima manche, si parte con lo scatto fulmineo del piemontese Stefano Dami (Honda) gasatissimo dalla bella prestazione delle qualifiche del sabato dove ha concluso, alla sua prima apparizione in questo torneo, in quarta posizione. Dietro a Dami transitano al primo giro il pistoiese Simone Cappellini (Yamaha) e il russo Andrei Safronov (Honda), sesto Nicola Lauro (Honda), decimo l?ex campione europeo Nenad Sipek (Yamaha). A poco meno di met? gara il colpo di scena con Dami che ? costretto al ritiro a causa di un guasto tecnico, a seguito di questo il pilota del Valconca Team, Cappellini, sale nuovamente secondo e riesce a mantenersi dietro al vincitore Safranov sino al traguardo. Terzo posto per il croato Sipek, ottavo Ivan Negro (Honda), undicesimo Luca Biondi (Yamaha). Sorprendente l?ungherese Kornel Nemeth (Ktm), miglior tempo nelle qualifiche del sabato e della domenica mattina, poi costretto a partire ultimo a causa dello spegnimento della moto che ha risolto con un recupero lampo che lo ha visto risalire ben 35 posizioni in 15 giri. La seconda e ultima manche finale della giornata ripropone il guizzo del torinese Stefano Dami (Honda) ma gi? al primo passaggio ? l?ellenico Ramon Brucart (Kawasaki) davanti a Dzheparov, al leader di classifica Bo Vang (Ktm), a Dami, Moze (Honda), Ivanutin e settimo il croato Nenad Sipek (Yamaha). E proprio quest?ultimo riesce a conquistare il comando della corsa succedendo allo sloveno Jaka Moze che ? stato in testa per due giri. Il croato del team Valvoline, Nenad Sipek, ? rimasto saldo al comando sino all?ultimo dei 17 giri precedendo sul podio lo sloveno Jaka Moze e il russo Alexandre Ivanutin (Yamaha). Primo degli italiani-sammarinesi ? stato ancora una volta il positivo Dami costretto a soffrire sino alla fine per una precedente contusione al pollice di una mano che ne ha condizionato l?andamento. Settimo posto per il vierbese Martino Vestri (Honda) e nono Ivan Negro (Honda).

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MOTOCROSS: IN SVEZIA PROTAGONISTA LA PIOGGIAL’undicesima prova del Campionato Mondiale di Motocross si ? disputata sulla pista di Uddevalla, ottanta chilometri da Goteborg, in Svezia.

L’undicesima prova del Campionato Mondiale di Motocross si ? disputata sulla pista di Uddevalla, ottanta chilometri da Goteborg, in Svezia. Purtroppo l’abbondante pioggia caduta nella nottata del sabato ha notevolmente cambiato le condizioni del fondo della pista, che da medio-morbida ? diventata fangosa, piena di canali e pozze d’acqua, e molto insidiosa. Cos? proprio le partenze sono state determinanti dei risultati delle gare, su un terreno che ha reso le rimonte e i sorpassi difficili. La pioggia ? caduta ancora durante la prima manche. Antonio Cairoli (Yamaha YZF 250) era scattato in seconda posizione ma alla prima curva ? stato centrato da un avversario e si ? ritrovato ad inseguire ripartendo tra gli ultimi. Per risalire la china Antonio non ha impiegato molto e dopo tre giri era gi? in zona punti. Dopo dieci giri era quindicesimo ma gli altri erano ormai lontani e ha concluso in questa posizione. Anche Claudio Federici in gara uno ? partito bene, subito a ridosso del primo gruppo, decimo Conquistato la sesta posizione nel primo giro, alle spalle di Caps, ha tenuto il passo con buon ritmo e senza rischi, sul terreno viscido. Solo nel finale ha perso una posizione in favore di MacFarlane e ha concluso settimo. Manuel Monni ? partito a met? gruppo e ha fatto una buona rimonta, ha perso qualche posizione nel terzo giro finendo ‘frenato’ da un canale di fango, ma ha riguadagnato presto il ritmo tenedosi sempre in zona punti. Si ? ritrovato in ‘compagnia’ del compagno di Team Cairoli praticamente fino alla conclusione della manche ed ? arrivato alle sue spalle, sedicesimo. Nella seconda manche ? stato splendido Federici a scattare al cancello portandosi primo alla prima curva, ma qui ? stato preso in pieno da un pilota alle sue spalle ed ? rimasto a terra in un groviglio di moto. E’ ripartito ultimo ma dopo qualche giro si ? fermato. Cairoli ? riuscito a restare nel gruppo dei primi dopo il via e l’intoppo alla prima curva, e nel secondo giro era quinto alle spalle di Bartolini. E le posizioni non sono praticamente cambiate sino all’arrivo. Con il quinto posto Antonio ha guadagnato sedici punti che sommati ai sei della prima gara sono ventidue. Anche Manuel Monni ? rimasto coinvolto nella caduta di gruppo al via e dalle retrovie ? riuscito a raggiungere la zona punti, concludendo diciannovesimo. Per lui in totale sette punti e la conferma di una buona crescita: ? pronto per poter lottare per buoni risultati, ma deve partire meglio.

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LORIS E DUCATI: L'INTESA E' PERFETTAIl Gp del Brasile lo ha rilanciato assieme alla sua Desmosedici GP4 Twin Pulse: Capirossi ha conquistato un ottimo quarto posto.

Il Gp del Brasile lo ha rilanciato assieme alla sua due ruote nel MotoGp: partito dalla seconda fila, Loris Capirossi ha conquistato un ottimo quarto posto, ai piedi del podio. “Sono soddisfatto al 100% di questo risultato e ringrazio la Ducati per l`ottimo lavoro svolto – ha dichiarato Capirossi – Finora questo ? il miglior risultato della stagione e dimostra chiaramente che stiamo lavorando bene”. La sua Desmosedici GP4 Twin Pulse comincia a dare quelle garanzie che nelle prime sei prove del MotoGp aveva disatteso. Anche nella sessione di prove, Loris si era dimostrato soddisfatto della prestazione: “Il sesto posto ? buono – aveva detto – anche se sono sicuro che avrei potuto partire pi? avanti. Ho fatto molti giri consecutivi con le Michelin da gara e sono contento del mio passo”. Preludio alla grande gara di ieri che lo ha visto centrare il migliori piazzamento della stagione per la Ducati. “E` stata una gara dura” ha aggiunto Loris: “Sono partito dalla parte pi? sporca della pista e la moto pattinava molto, ma ho recuperato fino alla 4a posizione. Negli ultimi giri i tre davanti erano troppo lontani, quindi ho cercato di finire la gara e mantenere Barros a distanza di sicurezza”. Ora il pilota italiano sa di poter dire la sua anche nei prossimi Gran Premi. Meno fortunato il compagno di squadra Troy Bayliss: caduto al quarto giro, ? stato vittima dell’asfalto scivoloso del circuito. In sella alla Desmosedici GP4 equipaggiata con il “tradizionale” Four Pilse, l’Australiano ? stato costretto ad abbandonare la gara. “Nonostante il dispiacere per Troy, credo che oggi possiamo essere davvero contenti”- ha affermato Livio Suppo, direttore del Ducati Marlboro Team – “Gi? ad Assen la moto era notevolmente migliorata con il Twin Pulse e qui ne abbiamo avuto la prova. Loris ci ha regalato una gara fantastica, recuperando una partenza difficile senza la quale sarebbe stato sicuramente con il gruppetto di testa. Sono molto orgoglioso che l’azienda e la squadra abbiano reagito cos? bene a un inizio stagione un po’ difficile, continuando a lavorare con impegno e passione. Certo la scivolata di Troy ? stata un peccato, ma sono cose che succedono in gara, soprattutto su un circuito scivoloso come questo, che ha creato problemi a molti altri piloti”. Domani il Ducati Marlboro Team rimarr? sul circuito di Rio per una sessione di test. “Adesso sappiamo che siamo sulla strada giusta, ma dobbiamo continuare a lavorare” – ha aggiunto Suppo – “Vorrei ringraziare i nostri partner e in particolare Shell Advance e Michelin: i loro prodotti hanno aiutato l’ottima prestazione di oggi”.

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