TSUYOSHI CI SVELA I SEGRETI DELLA YAMAHA MT-01
E? tra le moto che hanno maggiormente impressionato a Monaco, sar? sicuramente una delle protagoniste indiscusse del 2005 e popoler? i sogni di tanti appassionati delle due ruote.
Stiamo parlando della Yamaha MT-01, una delle (poche) moto realmente innovative nella meccanica e nel design tra quelle mostrate ad
Intermot.
La filosofia che ha ispirato la nascita di MT-01 ha radici molto profonde. A illustrarci il ?concept bike? ?
Tsuyoshi, product planning manager di Yamaha per il mercato
europeo: ?Il mio sogno era quello di realizzare una moto sportiva che garantisse un divertimento continuo, a partire dall?uscita dal
garage. Lo sviluppo delle moto sportive pi? recenti ha portato a risultati eccellenti nell?aumento di potenza e nella diminuzione dei pesi, ma un numero sempre maggiore di piloti incontra difficolt? crescenti nel trovare condizioni di traffico adatte a moto con queste caratteristiche?.
?Come alternativa ? racconta ? volevamo creare una moto sportiva in grado di offrire una soddisfazione profonda, totale.
Siamo partiti realizzando e testando un prototipo, per analizzare tutte le opzioni percorribili. Dopo che il team impegnato nel progetto si ritenne soddisfatto dei risultati ottenuti, il secondo passo fu quello di verificare la risposta del mercato a questa ?concept bike?. Al
Tokyo Show il modello colp? l?immaginazione di tutti, pubblico e addetti ai lavori. Questo segn? l?inizio dello sviluppo del modello di serie?.
Design dall?impatto innovativo, ma non solo. Peso contenuto, motore brillante e ciclistica avanzata: niente in questa MT-01 ? stato lasciato al caso.
?Il motore a corsa lunga ? il pi? adatto in un progetto come questo, perch? offre una grande coppia a numeri di giri molto bassi, la sensazione di un motore che ?pulsa? e una risposta formidabile e istantanea in tutte le condizioni. Qualit? che permettono di guidare in modo rilassato o aggressivo, divertendosi sempre; in questo modo, stare in moto ? un vero piacere, dal momento in cui si esce dal garage fino a quando, mettiamo 3 ore pi? tardi, si rimette la moto nel box, con centottanta minuti di godimento pieno e continuo alle spalle. C?? un solo problema con un motore a corsa lunga: la sua altezza. Ma lo abbiamo risolto impiegando un sistema di distribuzione ad aste.?
L?architettura di base del motore debutt? su Wild Star e fu modificato per la potente ?ammiraglia? Yamaha, la
cruiser Warrior 1700, dove fu sottoposto a una profonda revisione per esaltarne le prestazioni e la personalit?. Ma, per adattarlo al concetto pi? sportivo di MT-01, Yamaha l?ha modificato completamente.
?Possiamo affermare che questo ? un propulsore praticamente nuovo”
sostiene Tsuyoshi. Il profilo dell?albero a camme ? stato ridisegnato per ottenere una coppia esuberante e un ampio arco d?erogazione. Gli iniettori hanno un sistema a 12 fori (invece dei tradizionali 4) per un?eccellente polverizzazione del carburante e una combustione ottimale. Il motore ? equipaggiato con il
sistema Exup, un brevetto Yamaha che permette di aumentare ulteriormente la coppia. Il sistema
Exup consiste in una valvola nel collettore di scarico, che viene regolata in base al numero di giri del motore. Per la massima efficienza a regimi di rotazione superiori ? necessaria una sezione di scarico maggiore rispetto a quella invece necessaria a regimi inferiori; il sistema
Exup fa proprio questo: riduce la sezione dello scarico ai bassi?.
L?incredibile sforzo compiuto dai tecnici Yamaha ? confermato dal fatto che il
peso complessivo del motore ? stato sorprendentemente ridotto di ben 20 kg!
Infine la ciclistica: compatta, resistente e aderente al motore, grazie alla tecnologia
Yamaha CF: ?La ciclistica di questa moto doveva garantire prestazioni da moto
sportiva?prosegue Tsuyoshi. ?Cos?, ogni componente ? basato sulla pi? recente tecnologia applicata alle supersportive: forcella a steli rovesciati, sospensioni completamente regolabili, pompa radiale Brembo e pinze freno ad attacco radiale, forcellone tipo R-1: praticamente tutto?.
La costruzione del telaio ? stata un fattore particolarmente importante. ?Dovevamo realizzare un telaio molto rigido e molto leggero. Tuttavia, dal punto di vista del design, volevamo che il motore recitasse il ruolo principale, di conseguenza il telaio non avrebbe dovuto essere ingombrante. Ecco perch? abbiamo impiegato
la tecnologia Yamaha di pressofusione a riempimento controllato per avere la libert? assoluta di modellare il telaio nel modo desiderato.
In effetti, con questa tecnologia non ? necessario utilizzare le grandi piastre o travi in alluminio, normalmente impiegati sui telai in alluminio tradizionali. Al contrario, questa tecnologia utilizza livelli elevati di vuoto pneumatico per consentire la fusione di strutture estese, complesse e leggere, con pareti sottili?.
Il risultato ? un telaio molto compatto, oltre che molto rigido. Per ottenere il
design della concept bike, il telaio avrebbe dovuto avvolgere molto strettamente il motore, e senza la tecnologia di
pressofusione CF (a riempimento controllato) non ci saremmo riusciti. Il secondo vantaggio di questa tecnologia ? che il telaio non presenta saldature, il che rende il look molto ?pulito?. Questo telaio dalle caratteristiche di vertice ? completato dal bellissimo forcellone in alluminio stile R-1, per una tenuta di strada granitica?.
?Per questa versione ? conclude Tsuyoshi ? abbiamo volutamente scelto un?impostazione diversa rispetto al modello esposto al Tokyo Show, col suo design originalissimo, che tuttavia penalizzava la funzionalit? del
forcellone. L?obiettivo per MT-01 era una funzionalit? senza compromessi, e cos? il forcellone e l?intera sospensione adesso sono basati sulla tecnologia applicata sulle supersportive di ultima generazione!?