GENNAIO IN FRENATA PER IL MERCATO DELLE MOTO
Inizio di anno in flessione per le 2 ruote a motore: le immatricolazioni nel primo mese del 2005 calano del 9,8% rispetto all?anno scorso.
L’Ancma, l’associazione nazionale ciclo e motociclo accessori, manifesta preoccupazione per i dati relativi alle immatricolazioni dei nuovi motoveicoli nel primo mese dell’anno, passati da 24.608 unit? del gennaio 2004 alle 22.200 del mese scorso.
Sono soprattutto gli scooter che perdono oltre 2.300 pezzi (da 14.525 a 12.214) mentre le moto sostanzialmente confermano i volumi di gennaio 2004 (da 10.083 a 9.986). Infatti nei 20 modelli pi? venduti compaiono ben 9 moto, con un prezzo medio decisamente superiore a quello di uno scooter.
Si afferma la cilindrata 250cc fra gli scooter, a scapito dei veicoli pi? piccoli, mentre fra le moto le preferenze aumentano per le cilindrate da 650-750cc, ma sono in trend positivo anche le maximoto oltre 1000cc.
In generale continua il travaso dalle cilindrate pi? piccole a quelle medio-grandi, mentre le moto conquistano sempre pi? terreno rispetto agli scooter. Sta emergendo una maggior polivalenza anche delle moto che in precedenza erano destinate ad un uso prettamente sportivo, nello stesso tempo aumenta il fascino del mezzo che ricorda da vicino le moto da competizione.
Preoccupante il crollo dei 50cc le cui consegne a gennaio si fermano a 4.727 pezzi (-25,3% rispetto al 2004), dopo un anno che ha visto una contrazione di oltre 30mila veicoli. Ancora particolarmente penalizzate le aziende italiane che detengono le quote di mercato pi? rilevanti.
Diventa sempre pi? indispensabile – rammentano all’Ancma – far ripartire i corsi per il patentino a scuola e fornire le risorse economiche necessarie. Nello stesso tempo ? auspicabile poter rinnovare gli incentivi per l?acquisto dei veicoli di ultima generazione, a basso impatto ambientale, in sostituzione dei mezzi pi? obsoleti.
Il numero di immatricolazioni sommato alle consegne di ciclomotori porta ad un totale di 26.927 veicoli: -13% rispetto a gennaio 2004.
Peraltro va tenuto presente che il mese di gennaio – fanotare il comunicato diffuso dall’Associazione – pesa meno del 6% sul totale vendite dell?anno.