A CONCLUSIONE DELLE PROVE PER LA SUPERBIKE 2006, IL BILANCIO
Il 25 febbraio si avvicina ed in grandi marchi si preparano al meglio per l’evento 2006.
Se la stagione 2005 ha fatto registrare record sbalorditivi, gi? da queste tre giornate di test invernali ? auspicabile immaginare di registrare sostanziali miglioramenti anche per la Superbike 2006 in partenza il 25 febbraio.
Troy Bayliss in sella alla sua nuova Ducati ? stato il pi? veloce a percorrere il tracciato in 1’58”6, battendo quindi il primato registrato nella passata stagione dal campione del mondo Troy Corser (2’01”244)
a Losail.
Il dato ? indicativo non solo delle potenzialit? di questa nuova Ducati che intende riscattare i risultati non soddisfacenti della stagione
precedente,
ma di un campionato che si preannuncia al di fuori di ogni aspettativa.
Anche il neo acquisto del team Ducati, Lorenzo Lanzi, ha fatto parlare di s? marcando stretto i veterani con un buon tempo, 1’59”4. Lanzi, durante la prima giornata di test si ? infortunato alla spalla destra, per cui ha corso con un indolenzimento alquanto evidente.
Il campione del mondo in carica non poteva esimersi da questo show. Troy Corser, infatti, ha migliorato il suo stesso record registrato nella stagione precedente, percorrendo il tracciato in 1’59”1.
Una nota a margine di questi primi risultati: per questi test invernali Suzuki ha montato penumatici da gara a differenza di Ducati che ha ottenuto i tempi segnalati con penumatici soffici generalmente utilizzati in qualifica.
Le protagoniste della passata stagione, Honda e Yamaha, hanno seguito con affanno gli altri marchi nonostante abbiano
entrambe corso in configurazione 2005 (le nuove sono in calendario per gennaio 2006). Yamaha ha testato per la prima volta
nuove sospensioni che richiedono ulteriori messe a punto; mentre per Honda il campione del mondo S?bastien Charpentier, con
la nuova elettronica, ha percorso il circuito in 2’01”86.
Il prossimo appuntamento ? in Spagna la prossima settimana. Sul circuito di Valencia vedremo gareggiare anche Pierfrancesco
Chili e Michel Fabrizio.