Nella marcia di avvicinamento verso le Ande, tra territori che ricordano la savana, scorrevoli e polverosi, si è tenuta una speciale molto veloce e con poca navigazione.
Mentre nei quad si è assistito alla vittoria di Alejandro Patronelli, che ha preceduto di pochi secondi il ceco Machacek e il connazionale Maffei (primo Italiano Roberto Cangani , ventesimo), la gara auto ha visto un nuovo successo di Carlos Sainz.

La Spagna ha dunque ripristinato l'equilibrio nel match contro la Francia. Come ieri, il "Matador" è stato il primo a partire in speciale. E come ieri ha realizzato ancora il miglior tempo dopo i 324 chilometri della prova.

Questa, per Carlos Sainz, è la 19° vittoria della carriera alla Dakar. Chiaramente i percorsi che si avvicinano a quelli dei rally tradizionali aiutano il 2 volte vincitore del campionato mondiale di rally. Tuttavia non bisogna pensare che la gara sia stata facile o che la vittoria sia da assegnare allo Spagnolo.

Nasser Al Attiyah, altro esperto in materia di rally, nonostante un palmares ben meno ricco, mostra di avere le qualità per rispondere colpo su colpo. Il pilota del Qatar ha lasciato sul campo solo 1'03''.
Peterhansel, invece, resta la maggiore minaccia per gli interessi di Sainz, e lo segue a 3'05'' nella classifica generale.

Nelle posizioni successive segnaliamo la prova di Guerlain Chicherit, che aveva perso quasi un'ora nella prima tappa e che ha corso una prova che maggiormente si avvicina alle sue aspettative con la Mini Countryman, terminando settimo dopo aver superato almeno una dozzina di auto.

Mark Miller ha avuto un incidente al km 45, ed ha terminato la tappa al rallentatore, dovendosi fermare molte volte. In totale ha impiegato 50 minuti più di Sainz per terminare la tappa.

Nel confronto tra la Touareg Race e la X3, in sostanza, c'è grande equilibrio: De Villiers  sulla VW, è quarto, Terranova, che guida una BMW X3 è quinto e il suo compagno di scuderia, Holowczyc, sesto.
Chi la spunterà?