19 Ottobre 2024

HELL’S GATE: E’ ANCORA KNIGHT IL TRIONFATORE

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HELL'S GATE: E' ANCORA KNIGHT IL TRIONFATOREPer la seconda volta consecutiva ? la moto dell’inglese ad avere ragione dell’Anello infernale.

La scorsa domenica sull’appenino toscano si sono dati appuntamento i pi? grandi specialisti dell’enduro, per la seconda edizione della Hell’s Gate. Lo stadio de Il Ciocco, tappezzato dei colori di Hell?s Gate, ? stato il ?salotto? di questa gara, inventata da Fabio Fasola e resasi celebre con un?edizione inaugurale da cardiopalmo lo scorso anno. Il centro Turistico Internazionale ospita la manifestazione motoristica e ne ? uno dei principali patrocinatori.

La fase eliminatoria del mattino ha ‘scremato’ come nelle previsioni il numero dei partecipanti: quattro giri da completare, con una prova speciale per ogni giro a partire dal secondo. Ai nastri di partenza si presentano cinquanta piloti, un terzo dei quali ? gi? fuori a met? gara. Tra i protagonisti pi? attesi non c’? Juan Roma, il vincitore della Dakar 2004, messo ko dall’influenza. Jean Brucy cede per un dolore acuto ai polsi. Poi ? la volta di Marc Coma, compagno di squadra di Roma nel Team KTM Repsol. Il pi? veloce, manco a dirlo, ? David Knight: mette in fila Anders Ericsson e Luca Uccellini. La selezione ? fortissima. Anche se in Toscana splende il sole, sulle pendici della montagna fa freddo, e le piste sono ghiacciate.



Si arriva al pomeriggio e tutto ? pronto per la finale.

Schierati sulla griglia di partenza di Hell?s Gate, i diciotto ?Superstiti? della eliminatoria del mattino fibrillano in attesa che Gilles Salvador, asso francese del supermotard, abbassi la bandiera dello start.

Poi il boato, l?energia compressa che si trasforma in esplosione, e sulla prima curva, pochi metri dopo la linea di partenza, i concorrenti si avventano come un branco di iene. La spunta David Knight, che sale sulla prima rampa di Hell?s Gate carico di adrenalina. Adrenalina che si trasferisce al pubblico, entusiasmato dalla partenza del ?Gran Premio? dell?Enduro.Cascate d?acqua, ?arrampicate? sulla roccia viscida del sottobosco della Garfagnana, ?picchiate? da mozzare il fiato. Quattro giri, ad ogni giro quattro stazioni. Ad ogni stazione chi transita con pi? di quaranta minuti dal passaggio del primo ? eliminato.

Ma David Knight, l’uomo dell’Isola di Man, ? abituato a fare i conti con simili selezioni. Scende il buio su Hell?s Gate. Tra i faggi del fondo valle si intravede ?sciabolare? il faro di una moto. La moto di Knight. L?inglese si ferma un momento per studiare la situazione, poi aggredisce la salita con il motore ?imballato?. A tre quarti della salita, quando sembra quasi di potercela fare, si ?pianta?. Entra in scena il pubblico, che lancia le corde che salveranno Knight e gli consentiranno, dopo un quarto d?ora di fatica e di pura tensione, di aver ragione per la seconda volta di Hell?s Gate.

Altri ottomila euro, il premio per chi primeggia in questa competizione. Un quarto d?ora dopo si presenta Wayne Braybrook, altri dieci minuti ed ? la volta del fratello di David, Juan Knight. Il podio di Hell?s Gate 2005 ? Made in England. Al limitare del fuori tempo massimo altri due fari. Contemporaneamente quelli dello svedese sette volte campione del mondo che ha avuto paura di Hell?s Gate, Anders Ericsson, e dell?unico italiano sul podio finale della gara di Fabio Fasola: Andrea Beconi. Poi Fasola abbraccia cinque atleti con i fiocchi, sfiniti ed orgogliosi, e si mette a piangere quando abbraccia Gioele, il figlio di Fabrizio Meoni. Met? dell’incasso ? stato devoluto alle iniziative di beneficenza messe in atto dal pilota scomparso nella Dakar di quest’anno.

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