21 Novembre 2024

Quattroemmezzo Ajk: rivisitazione hell-Café-Racer per la vecchia CB 450

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Anvil è un marchio nuovo nel mondo del tuning. Una filosofia che riporta in vita dall’inferno vecchie signore degli anni 70 ed 80. Questa volta però siamo davvero lontani dal Vintage da rigattiere. Le Anvil hanno il sapore della cenere e l’odore dello zolfo che si portano dietro dal giro appena fatto all’Inferno!

Nel 1972 la Honda produceva la CB450, una bicilindrica leggera, affidabile e sufficientemente potente per far divertire i suoi numerosi possessori. Telaio a doppia culla, raffreddamento ad aria, 45 CV buoni farsi portare a spasso in scioltezza ma anche per togliersi qualche piccolo prurito sportivo. Di sicuro una moto importante per la casa madre Giapponese, ha segnato la sua storia rimanendo in listino per quasi 20 anni, subendo evoluzioni ed aggiornamenti che ne hanno permesso questa indiscussa longevità.

In casa Anvil, invece, queste quiete creature delle pagine della Storia della Motocicletta hanno davvero poco da stare tranquille e riposare. Per loro il futuro è molto lontano da musei o vecchie rimesse. In casa Anvil queste arzille vecchiette hanno guardato in faccia l’inferno e ne sono uscite decisamente cambiate! È stato il caso della quattroemmezzo Ajk, nata proprio come CB 450 ma rinata come hell-bike singolare, curatissima e decisamente Café-Racer. I ragazzi di Anvil hanno fatto si che la moto venisse spogliata di tutte le sue parti reputate in eccesso, lasciandola lineare e pulita.

Via quindi la scatola filtro, i parafanghi, il copricatena, il box per gli attrezzi, le strumentazioni, le gomme degli steli delle forcelle e via così di flessibile per accorciare la parte posteriore del telaio finendolo con una curva che unisce la due estremità. Il faro anteriore originale ha ceduto il posto ad uno di dimensioni ridotte. Stessa sorte per il manubrio cambiato con due semimanubri. Le leve frizione e freno alleggerite e comando del gas sostituito con un Tommaselli Daytona.

Anche il vecchio serbatoio bombato ha dovuto fare posto ad un serbatoio più squadrato e ridotto di dimensioni. Il carter motore è stato alleggerito grazie a fori circolari così come le marmitte più corte e lineari. Gli ammortizzatori posteriori sono stati sostituiti con una coppia di ammortizzatori Anvil. Il parafango posteriore è stato sostituito con un parafango in alluminio e la sella è ora più stretta e sottile rispetto alla sua originale rivestita inoltre di pelle di capretto poi impunturata a rombi. La colorazione rispetta la filosofia delle moto Anvil, il nero opaco e il metallo spazzolato.

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