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Le sensazioni trasmesse da subito sono l'estrema facilità di guida e l'impressionante propensione a "scendere" da sola in curva!!!
Pensavo che scendendo da una moto agile e repentina nei cambi di direzione come la KTM 660 SMC, studiata per le strette piste da motard, avrei trovato non poche difficoltà e temevo che la stradale GSX-R mi avrebbe fatto faticare nelle curve, e invece…. ho imparato a non "tirarla" per farla piegare, pena il trovarmi per terra a raschiare le pedane 
A quasi 3 anni dalla sua creazione Motopress si rinnova completamente, nell’aspetto, nella tecnologia e nello spirito. Nuovi servizi, nuovi contenuti, nuovo layout e tantissima voglia di tornare a fare comunicazione a 360 gradi al servizio delle 2 ruote! Motopress nasce a fine 2004 dopo un lungo periodo di gestazione e parecchie notti insonni in un panorama editoriale motociclistico on-line ed off-line sicuramente eterogeneo. Eppure, lentamente ma con passo deciso, fin dai primi mesi, Motopress si ritaglia la sua nutrita fetta di lettori. Forte di un approccio totalizzante al mondo della Moto, Motopress ha provato a dare voce alle molteplici realtà culturali, sportive e di costume di una tra le più coinvolgenti passioni del genere umano.
Chi pu? conoscere il maxiscooter pi? sportivo della categoria meglio di chi lo usa tutti i giorni tutto l’anno? A farne una dettagliata analisi tecnica e dinamica per Motopress ? Sirio una delle voci del TmaxClub.
Nell?Autunno 2001 Yamaha lancia in Italia un maxiscooter che rivoluzioner? il mercato e la categoria maxi: bicilindrico, 500cc di cilindrata, un design piacevole ma sportivo e soprattutto il primo mezzo a trasmissione automatica dotato di frizione a dischi multipli a bagno d?olio con una ciclistica degna di una moto, forcella a doppia capriata, telaio in tubi d?acciaio a doppia culla, motore centrale con cilindri orizzontali e forcellone oscillante con sospensione posteriore a trazione.
Il viaggio di Motopress tra le Web Community dedicate ai modelli di successo della produzione motociclistica
mondiale continua e, questa settimana, fa tappa in una realt? interessantissima legata alla casa dei 3 diapason:
il Tmaxclub.
Come spesso accade per le Web Community, la loro concezione ruota intorno ad un bisogno specifico non soddisfatto:
Da Mailing List a sito “ufficiale”: ecco la storia di FazerItalia.it, il sito interamente dedicato alle FZ della casa dei tre diapason e fortemente voluto da una squadra di fazeristi incalliti.
La prima Fazer della nuova era ha visto la luce nel 1998, anno in cui Yamaha lanciava sul mercato l’R1, la moto che rivoluzion? il concetto di supersportiva. La Fazer 600 del ’98 era la risposta in stile pienamente giapponese della casa di Iwata al dominio europeo delle Ducati Monster 600 e 750 ed alla grande novit? in casa Honda, la Hornet 600 che si preannunciava come un “best seller” e che era stata messa in commercio solo qualche mese prima. In Giappone le cose funzionavano diversamente: Yamaha aveva gi? una FZ 400 in catalogo e Honda addirittura una Hornet 250 (4 cilindri) entrambe strettamente imparentate con le versioni maggiorate per il mercato europeo… ma questa ? un’altra storia.
Due modelli che hanno decretato il successo europeo ed italiano delle naked tuttofare di casa Yamaha. Ce ne parla Enrico di Fazeritalia che ha avuto l’occasione di saggiarle entrambe.
Diamo alla Fazer quello che ? dell’R6… La guardo dritta negli occhi: a mandorla non c?? che dire ? proprio orientale, a vedere il resto ? snella, una bella linea, accattivante?insomma mi piace. Monto in sella, sorpresa: ? pure comoda, riesco a tenere le gambe pi? strette, il busto pi? eretto; ? pi? rigida ma non mi dispiace affatto, magari alla lunga rimpiangerei un po? di morbidezza in pi?, ma per il momento ? tutto a posto?
Il fenomeno MAXISCOOTER ormai ? una realt?: cilindrate sempre pi? importanti e, soprattutto, acquirenti sempre pi? maturi nel comprendere le molteplici utilit? di questa tipologia di 2 RUOTE. Motopress apre una finestra su questo mondo variegato e presenta il Silver Wing Club Italia, una delle pi? attive comunit? virtuali “a ruote basse”!
Il maxisccoter di casa Honda, nato come risposta al successo del Suzuki Burgman 400 e dello Yamaha T-Max 500, ha saputo carpire l’attenzione di molti motard ed ha convinto dal 2001 molti automobilisti a lasciare l’auto a casa. Il SWCI ci racconta in poche righe come e perch?.
Il prestigioso Honda Silver Wing, distribuito sul mercato internazionale dal maggio 2001 per il modello 600 cc. e da settembre 2005 per il modello 400 cc., ? subito diventato il punto di riferimento fra i luxury-scooter di grossa cilindrata; unisce infatti alle generose dimensioni, che gli consentono di trasportare con grande comodit? due persone, le superiori prestazioni erogate dalle relative motorizzazioni.
Corpo Mente Anima, sono questi tre i significati che scaturiscono dal trischele, il simbolo celtico che simboleggia la Cagiva Raptor, la Naked Varesina che nel 2000 si present? alla ribalta della scena motociclistica mondiale come la risposta di Castiglioni alla Ducati Monster.
In effetti le due moto sono molto pi? che simili, dato che annoverano lo stesso designer/creatore, ossia quel Miguel Galluzzi che proprio con la Ducati Monster dette il via al filone delle naked, moto che in pochi anni sono state in grado di monopolizzare il mercato mttendo in crisi altri segmenti. Quando Galluzzi si ? trasferito alla Cagiva ha proposto la Raptor, come, citiamo le sue stesse parole, “la naturale evoluzione del Monster“. E se questo viene detto dal creatore di entrambi i modelli c’? da credergli.