MERCATO MOTOCICLISTICO: E’ CRISI PER I CINQUANTINI
Rimane positivo il trend delle moto nel mese di ottobre. Prosegue invece la crisi, secondo i dati diffusi oggi dall’Ancma, nelle vendite dei ciclomotori.
Le immatricolazioni di ottobre si mantengono in territorio positivo con un incremento del 5,1% e 23.503 veicoli rispetto ai 22.362 dell?ottobre 2003. Mentre le moto confermano sostanzialmente i volumi con 6.127 pezzi verso i 6.182 dell?anno scorso (-0.9%) sono in ripresa gli scooter con 17.376 immatricolazioni verso 16.180 di un anno fa (+7,4%). Il progressivo annuo fino a tutto ottobre raggiunge 397.360 veicoli (+3,3%) ma se gli scooter registrano un calo di 4000 pezzi (-1,6%) le moto presentano una progressione notevole con quasi 17.000 pezzi in pi? dello scorso anno (+13,5%).
Le previsioni per la fine del 2004 si attestano intorno ai 275.000 scooter e oltre 145.000 moto, cifra quest?ultima che rappresenta un record assoluto. L?eccezionale ?voglia di moto? deriva certamente dai successi dei nostri piloti nelle competizioni agonistiche, ma trae vantaggio anche dall?attenzione dei media non solo specializzati. La moto ? in questo periodo un prodotto trendy e l?offerta sembra soddisfare le richieste dei clienti in particolare con i modelli naked che rappresentano il segmento pi? importante con una quota del 14% sul totale, tenendo conto che gli scooter valgono ancora il 65% del mercato. Negli scooter le cilindrate da 300 a 500cc hanno scavalcato i volumi delle 125cc mentre le 250cc raddoppiano i volumi rispetto all?anno scorso.
Decisamente preoccupante la situazione dei ciclomotori con solo 5.827 consegne a fronte dei 10.796 pezzi dell?ottobre 2003 (-46%). Nei primi 10 mesi dell?anno mancano gi? all?appello pi? di 27.000 pezzi rispetto allo stesso periodo dell?anno scorso, e si prevede per la fine dell?anno una perdita che superer? le 30.000 unit?, per un totale di oltre 60 milioni di euro di fatturato in meno. L?indisponibilit? dei corsi nelle scuole e del patentino per una larga fetta di minorenni, hanno avuto un immediato e irrecuperabile contraccolpo sul mercato.
A questo punto occorre lavorare in due direzioni: da un lato garantendo i corsi in tutte le scuole e dall?altro favorendo con incentivi (come ha fatto la regione Lombardia) il ricambio del parco circolante ciclomotori, che ancora presenta una percentuale del 65% di veicoli obsoleti. I nuovi veicoli EURO 2 consentono invece una maggior compatibilit? ambientale.
Complessivamente il mercato delle 2 ruote (immatricolato + ciclomotori) registra 518.308 veicoli (-3,3%) rispetto allo stesso periodo dell?anno scorso.