DUCATI MONSTER 695: SI RINNOVA L’ENTRY LEVEL DI BORGO PANIGALE
La nuova Monster da quasi 700cc mette in pensione la 620 ie ma le differenze tra i due modelli non si limitano ad un sempice incremento di cubatura.
Monster in Italia e nel Mondo ? sinonimo di leggenda. Oltre 170.000 unit? vendute da quando, nell’ormai lontano 1992, Ducati present? l’M 900 alla Fiera di Colonia. La streetfighter di serie per eccellenza produsse gi? nel ’94 la versione da 600cc che rappresentava il modello base della famiglia Monster. Negli anni non sono mancate innovazioni significative come l’introduzione della 620 ie nel 2002 o come i ripetuti restyling che ne hanno mantenuta intatta l’anima continuando a diffondere nel Mondo il “verbo” del Monster: leggerezza, agilit?, divertimento e stile.
Oggi Ducati, dopo aver introdotto sul finire dello scorso anno l’S4rs-Testastretta, il nuovo punto di riferimento della categoria, genera un nuovo ed importante cambiamento: l’entry level passa da 620 a 695 cc a fronte di numerosi altri cambiamenti tecnici. Analizziamoli nel dettaglio.
Il Motore
La novit? pi? importante del 695 ? sicuramente il suo nuovo motore, che racchiude molte pi? evoluzioni di quanto un aumento di 75 cc possa indicare. Il nuovo motore bicilindrico ad L offre la miglior potenza specifica (cavalli per centimetro cubo), tra tutti i propulsori Ducati raffreddati ad aria, pur mantenendo un’erogazione omogenea e fluida, per una guida rilassata e divertente in ogni condizione.
L’aumento della cilindrata del motore ? stato ottenuto con misure ancora pi? superquadre rispetto al motore 620. Con alesaggio aumentato da 80 mm a 88 mm e con la corsa ridotta da 61,5 mm a 57,2 mm, si ? ottenuta una camera di combustione di dimensioni maggiori che permette l’alloggiamento di valvole di aspirazione e scarico pi? grandi e al contempo di diminuire la velocit? media del pistone del 17% con grandi vantaggi sull’affidabilit?.
Le valvole di aspirazione e scarico del nuovo motore da 695cc misurano rispettivamente 43 mm e 38 mm rispetto a quelle utilizzate sul motore da 620cc che misuravano rispettivamente 41 mm e 35 mm. Le valvole pi? grandi aumentano la capacit? di immissione della miscela aria benzina nella camera di combustione, con il risultato netto di incrementare la potenza. Nonostante i funghi delle valvole siano di diametro maggiore queste rimangono pi? leggere grazie allo stelo di soli 7 mm di diametro (rispetto agli 8 mm del 620), gi? usato sul motore Testastretta.
Il risultato finale ? una potenza di 73 CV del motore 695 rispetto ai precedenti 63 CV del motore 620, nonch? il raggiungimento del pi? alto rapporto cavalli per centimetro cubo di tutti i motori Ducati raffreddati ad aria. Ovviamente c’? stato un significativo aumento della coppia che passa dai gi? consistenti 5,7 kgm del 620 ai 6,2 kgm del 695.
Il Monster 695 si avvale dell’avanzata frizione APTC (Adler Power Torque Clutch). Questo dispositivo presenta l’enorme vantaggio di ridurre drasticamente lo sforzo necessario ad azionare la leva al manubrio (tallone di achille dei “vecchi” monster) rendendo la guida pi? facile e soprattutto molto pi? confortevole specialmente nei percorsi urbani dove le frequenti soste richiedono un uso elevato della frizione stessa. La frizione APTC inoltre ? dotata del sistema antisaltellamento che evita il bloccaggio della ruota posteriore nelle scalate pi? aggressive.
Per rientrare nelle ristrettive norme anti-inquinamento EURO 3 ? stata introdotta la sonda lambda sul collettore di scarico orizzontale. All’interno dei due silenziatori sono alloggiati due catalizzatori di dimensioni maggiori e con maggior apporto di materiali nobili. Inalterato comunque il sound del “pompone” che rappresenta un elemento di indiscusso fascino.
Nota interessante quella relativa al tagliando ordinario che passa da 10.000 a 12.000 km.
Telaio, sospensioni e freni
Telaio a traliccio in acciaio alto resistenziale, naturalmente anche per il nuovo 695 in nome di una tradizione che Ducati ha “esportato” anche nella Moto GP. La posizione di guida del Monster 695 unisce sportivit? e facilit? di guida anche grazie ad una altezza da terra ridotta rispetto al resto della famiglia di 30 mm.
Sul fronte sospensioni troviamo l’immancabile Marzocchi a steli rovesciati da 43 mm all’anteriore purtroppo non regolabile, mentre al posteriore l’ammortizzatore ? un Sachs con precarico molla e freno in estensione regolabili.
Sistema frenante a doppio disco anteriore da 300mm Brembo. I dischi flottanti sono accoppiati a pinze anch’esse flottanti ma a due pistoncini, disposti su un solo lato in luogo delle pi? tradizionali pinze a 4 pistoncini (in linea con quanto hanno fatto tutte le case, soprattutto le giapponesi, sulle naked di media cilindrata in produzione). Al posteriore ? presente un disco singolo da 245 mm con pinza Brembo fissa a doppio pistoncino.
Pneumatico da 120 all’anteriore e 160 al posteriore: tradotto in comportamento di guida dovrebbe continuare a rappresentare il giusto mix tra prestazioni ed agilit? soprattutto se si guarda il peso generale della moto che ? di solo 168 kg a secco.
Linea
Come su tutta la famiglia Monster il cruscotto elettronico ? plurifunzionale: sul display digitale, anche durante la guida, si pu? visualizzare, a seconda dell’esigenza, la temperatura dell’olio o l’orologio grazie ad un apposito tasto. E’ possibile, inoltre, modificare l’intensit? della luce del cruscotto se di notte dovesse infastidire. Il contachilometri parziale e quello totale sono a cristalli liquidi e l’immobilizer, di serie, ? integrato nel cruscotto a settaggio iniziale automatico.
Il telaio a traliccio ? stato liberato da tutti i cablaggi ed ora risalta nell’insieme moto apparendo come lo scheletro che contiene tutti gli organi e lasciando intravedere l’organo pi? importante: il nuovo motore 695.
Tre le differenti versioni colore disponibili: l’immancabile rosso Ducati, associato a telaio rosso e cerchi neri; l’aggressivo nero lucido, accostato a telaio rosso e cerchi neri e il caratteristico nero opaco, abbinato a telaio nero e cerchi neri.
La testa e la base di sterzo, cos? come il piedino forcella, le flangie disco freno anteriore ed il supporto faro, che nella versione 620 si presentavano color alluminio, nel 695 sono neri opachi. Lo stesso nero, di chiara ispirazione racing, ? anche utilizzato per il forcellone e per i supporti pedane. Sempre neri sono anche i coperchi motore e frizione, cos? come recentemente reintrodotti sulla gamma SportClassic. E infine, per armonizzare il tutto, il nero opaco ? utilizzato anche per i cerchi ruota.
Le nuove grafiche includono anche una colorazione differente del logo Ducati posto sul serbatoio che passa dal grigio del 620 al bianco del nuovo 695. Anche il logo Monster sui fianchetti laterali diventa pi? evidente grazie ad un corpo dal carattere pi? grande seguito da un’ancora pi? grande e visibile 695 a caratteri cubitali. Altra novit? per il 695 ? la bandiera tricolore italiana che, posizionata nella parte posteriore dei fianchetti, ne dichiara orgogliosamente la terra d’origine.
Per i pi? esigenti non mancano i numerosi accessori del catalogo Ducati tra cui cupolino, coprisella e l’impianto di scarico Termignoni in carbonio a passaggio alto.
Il parere di Motopress
Una rinfrescata alla piccola di casa Ducati ci voleva. Dopo la S2 in versione 800 e 1000, la nuova 695 occupa un posto interessante nella gamma. Bella come tutte le monster ma pi? grintosa grazie al nero opaco usato davvero a dismisura. Potente davvero quanto basta ma sicuramente pi? godibile della 620 anche per i piloti un po’ pi? in carne e per le gite fuoriporta con la morosa o il moroso di turno. Peccato per freni e sospensioni adeguati ma non eccellenti almeno sulla carta.
Le regolazioni assenti sulla forcella infatti ne impediscono la personalizzazione della taratura cos? come i freni a 2 pistoncini sono il frutto di un contenimento dei costi complessivi spesso discutibile soprattutto se guardiamo la frizione idraulica e il sistema antisaltellamento che rappresentano invece un ottima scelta tecnica anche in vista di un possibile pubblico femminile. Interessante invece la questione tagliando che passa da 10.000 a 12.000 km testimoniando l’effettivo superamento di certe problematiche legate ai vecchi monster.