ITALIANO SUPERMOTO: SPETTACOLO NELL’ULTIMA DI CASTELLETTO
Attilio Pignotti cede il passo, Bernd Hiemer trionfa con una doppietta.
Si comincia con il miglior tempo nelle prove cronometrate del sabato. Dico il migliore della S2 per Attilio Pignotti, ed il migliore della S1 per Bernd Hiemer. Il week end di Castelletto di Branduzzo inizia con il migliore dei buongiorno. L’attesa non si fa, per questo, meno tesa. Di lì a ventiquattrore i giochi sarannno fatti, e la posta in gioco è importante. Entrambi i piloti del KTM Italia Team Miglio sono in corsa per un titolo. Pignotti per l’Italiano, Hiemer per l’Internazionale. L’abruzzese è secondo e deve inseguire, il tedesco già comanda la classifica provvisoria. Si arriva alle gare della domenica con una tensione, in pista e sugli spalti, palpabile. Buon segno per il Supermotard Italiano, senza ombra di dubbio, e di gran lunga, il torneo tecnicamente ed agonisticamente più interessante tra quelli che si disputano in Europa.
Gara 1 della S2 vive sull’emozione di un vero e proprio combattimento a tre.
Delepine, Gozzini e Pignotti non si risparmiano e l’atmosfera della corsa diventa incandescente. I rovesciamenti di fronte sono frequenti, i “lunghi” da brivido non meno. Delepine e Gozzini sono in posizione tattica privilegiata, poichè devono solo difendere le rispetttive posizioni. Pignotti, al contrario, è costretto ad attaccare alla ricerca della risoluzione definitiva. Più volte le ruote si incrociano, e più volte si ha la sensazione che la manche volga a favore del portacolori del KTM Italia Team Miglio.
Max Migliorati è immobile sotto la tenda del pit stop, non parla. La situazione è estremamente delicata, poichè Castelletto chiude il capitolo Italiano della stagione internazionale del Supermotard, ma resta da disputare ancora il Gran Premio di Grecia, e ad Atene la posta in gioco per Pignotti è ancora più alta. La gara si chiude sulla vittoria di Gozzini, che si avvia a conquistare il suo primo titolo importante, e sulla conferma che Pignotti ha scelto di non osare più del lecito. A volte, nella vita, bisogna scegliere tra essere pirati e gentiluomini, e l’abruzzese ha scelto da uomo.
Una scelta sofferta ma irrevocabile, che si riflette specularmente anche in Gara 2, con un risultato identico che, se da una parte lascia un po’ di amaro in bocca, dall’altra si schiude sull’attesa della rivincita in Grecia.
L’amaro diventa zucchero quando scende in pista Bernd Hiemer, leader della classifica Internazionale alle prese con un “affare” personale: risolvere il confronto con Van Den Bosch, Campione del Mondo in carica della S1. La tensione pre-gara si diluisce rapidamente nello sviluppo delle due manche della classe fino a 450cc. Gara 1 suggerisce, Gara 2 conferma: Bernd Hiemer e la sua KTM 450 sono imprendibili. Le gare si risolvono a favore del tedesco con un doppio risultato che, calcisticamente parlando definiremmo “perentorio”, ma che se volessimo dipingere con i colori del ciclismo dovremmo definire “per distacco”. Hiemer se n’è andato e basta, dalla prima curva fino all’ultimo metro della pista. “VDB” ci ha provato, come sempre, ma le sue ambizioni si sono rivelate illusorie. Emozione nella fase cruciale di Gara 2, quando il francese ha cercato di forzare un sorpasso.
Hiemer ha impugnato saldamente il manubrio della sua KTM, ha resistito all’impatto, e si è girato per vedere l’avversario scivolare sull’asfalto di Castelletto. Pelle d’oca, poi il trionfo sotto la bandiera a scacchi. Attingiamo ancora dal glossario televisivo più in voga: “Hiemer c’è!”.
La nota finale. Le chiavi della Panda messa in palio da DBO e Fiat per la vittoria dell’Italiano Marche è stata consegnata nelle mani di Massimo Migliorati. KTM vince ancora.
Resta un appuntamento, alla fine della stagione Supermoto 2007, il più importante. In quei due giorni di Megara, una cittadina a pochi chilometri da Atene, nel Gran Premio di Grecia, Attilio Pignotti dovrà stendere sul tavolo la sua mano. Gli assi che “Attila” ha nascosto per tutta la stagione dovranno essere calati uno ad uno, tutti.