ASSOLUTI ENDURO: PIAZZA D’ONORE PER PELEGRINELLI

By in 2007, Archivio, Enduro on 4 ottobre 2007
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Il campionato tricolore per eccellenza si chiude domenica 30 settembre a Bobbio con un quarto di giornata per il Pelle che riesce a conservare la seconda piazza finale nella 450 4T.

Domenica 30 settembre a Bobbio, ridente cittadina piacentina ai piedi del Monte Penice si sono suggellati gli Assoluti d’Italia, massima espressione dei campionati nazionali perché convoca i blasonati della specialità. Tra questi, non poteva certo mancare con i suoi autorevoli 11 tricolori ed il titolo iridato un ricaricato Tullio Pellegrinelli che fin dalle battute iniziali di questa stagione 2007 ormai al tramonto, in sella alla sua Hm-Honda CRE F450X ha da subito ribadito forza, tenacia e sete di vittoria tanto da assicurarsi l’appellativo di “pilota senza età”.

 Ad approvarlo i risultati stessi giunti a poca distanza uno dall’altro come la conquista al Palasport di Genova del Golden Tyre Cup, la vittoria nella prova inaugurale degli Assoluti di Bussi sul Tirino (PE) e solo una settimana dopo il trionfo assoluto alla 3^ prova di Hard Race a Castelraimondo (MC). Ma a Castiglion Fiorentino (AR), Tarzo (TV) e Matelica (MC), rispettivamente seconda, terza e quarta tappa tricolore il Pelle, frenato anche da un problema ad una spalla, deve incassare la celerità, il vigore e la voglia di emergere dell’ex crossista Fabrizio Dini ed abassare la china ad uno specialista dei fetucciati lunghi e veloci come il pilota di Ufo Corse che conquista così il primo titolo tricolore da endurista con una prova d’anticipo.

Cosi a Bobbio il pilota di Bruntino di Villa d’Almè (BG) si presenta al via conclusivo con il solo obbiettivo di difendere con i denti la sua seconda piazza, riuscendo nell’intento grazie agli ottimi tempi fatti registrare nell’enduro test che lo portano al 4°posto di giornata a soli cinque secondi dal podio dopo un lento avvio.

“Con il titolo già assegnato, a Bobbio il mio unico pensiero era quello di controllare Alessio Paoli, unico avversario in grado di insidiare il mio secondo gradino di campionato. In quest’ultimi due mesi non sono riuscito ad allenarmi visto anche gli impegni nelle vesti di direttore sportivo del Team Italia. Sono comunque riuscito a conservare la piazza e questo mi soddisfa nonostante qualche problema fisico abbia pregiudicato alcune mie prestazioni. Onore a Dini per il titolo, più che meritato, io vado comunque fiero di riuscire ad inserirmi sul podio degli Assoluti a 43anni e precedendo soprattutto piloti che fanno del gareggiare la loro professione”.

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