21 Novembre 2024
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COPPIA DA RIMORCHIATOREDobbiamo ammettere di averci provato, anche se in pochissimo tempo, ma di aver incontrato enormi difficolt? a scovare nella rete alcune informazioni sul Kodo come senso filosofico del termine. Abbiamo letto in giro del Kodo, questo ritmo dell’anima, ma la rete ? invasa dai Kodo, gruppo di percussionisti dell’isola di Sado. Se riesci a evitare di beccare una delle loro date in giro per il mondo, ecco che il nome pi? diffuso in rete ? quello di Kodo Sawaki, uno dei pi? grandi maestri Zen del nostro tempo? Mea, anzi, nostra culpa.

Eppure le notizie ormai ufficiali della prossima presentazione della fantastica MT-01 Yamaha ci avevano davvero rapito con questa iconografia e con questa dialettica a supporto di una moto a cui sembra mancare solo la parola. Tornanti perfetti, tamburi colpiti ritmicamente da fisici scultorei, tutto condito da una stilizzazione postmoderna e sinuosa del tao che da sola ci fa vivere un’estasi incantatoria.
In Yamaha cosa sia il Kodo credo lo sappiano bene. Questo perch? nella home page della monografia di questa belva che sar? presentata a Monaco il prossimo settembre ne hanno tirato gi? ben due definizioni. La prima, probabilmente figlia di uno Zanichelli con gli occhi un po’ a mandorla che tradotta dall’inglese suona pi? o meno come uno stato d’estasi della propria anima (anche se nella cultura Zen di anima proprio dal basso della mia ignoranza non ho mai sentito parlare). La seconda, molto brand marketing occidentale, che recita ”quello che provi a girare il gas quando sotto il sedere hai la coppia di un rimorchiatore!”.

Resta che qui in redazione non abbiamo parole! Nel ’99, quando questa meraviglia fu presentata come prototipo, credo sia restata sul mio desktop almeno sei mesi. Il resto lo fanno i numeri: 1,7 liri che detto cos? rende poco. Invece, se lo si racconta come un bicilindrico a V da 1700 centimetri cubici in un telaio sportivo, con sospensioni racing, due tromboni che sfilano di fianco alla sella e su per gi? 15 kilogrammetri di coppia gi? a 3000 giri al minuto, la cosa assume tutto un altro aspetto. Non credete? Noi stiamo provando a pianificare le spese dei prossimi 6 anni per vedere se troviamo un buco abbastanza ampio per la rata della finanziaria Yamaha. Ma l’impresa sembra disperata.
D’accordo, torniamo seri e diciamo le cose come stanno.

Nel 1999 la Yamaha presenta la MT-01, un prototipo con ciclistica al top, tratti da mastino napoletano post incidente nucleare e un poderoso motore di derivazione custom. Qualche mese dopo entra in produzione la Bulldog, una versione soft che si ispira davvero molto vagamente alla MT-01, e che con soli 60 cavallucci, pur mostrando una bella linea ed ardite possibilit? di personalizzazioni, stenta a colpire il cuore del pubblico pi? esigente. Le vendite e le quotazioni dell’usato parlano chiaro in tal senso.
Ben 5 anni dopo, la casa di Iwata prova davvero ad essere nuovamente la regina del pi? importante appuntamento annuale, l’Internmot e annuncia la presentazione della vera, nonch? di prossima commercializzazione, MT-01, ne allestisce un sito monografico con tanto di concorso a premi e ci da appuntamento al 14 settembre prossimo.
Noi di sicuro non mancheremo!

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