PAOLO SESTI CONTRO IL DISEGNO DI LEGGE PER IL TRASPORTO DEI MINORI

By in 2007, Archivio, Magazine on 5 luglio 2007
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Il presidente in carica della FMI si schira apertamente contro un disegno di legge che mostra il fianco a numerose critiche e lo fa con una lettera aperta inviata ai media nella giornata di ieri con un comunicato stampa ufficiale. Motopress è ben lietà di proporlo in versione integrale.

Paolo Sesti – Presidente Federazione Motociclistica Italiana

"Caro Senatore,
molti di Voi hanno firmato il sostegno al Disegno di Legge n. 1424, relativo al Trasporto di Minori su mezzi a due ruote a motore.
Ci sia consentito fare alcune considerazioni, prima che la proposta divenga effettivamente Legge dello Stato.

Il Codice della Strada attualmente in vigore prevede già (art. 170), che il passeggero deve potere appoggiare i piedi sulle pedane, per essere trasportato su di un mezzo a due ruote.

  • Non è chiaro come nasca il limite dei 5 anni di età dell’eventuale trasportato;
  • Non è chiaro come nasca la misura di mt 1,50, come altezza minima del trasportato;
  • Non è chiaro perché il trasporto del minore debba essere limitato al solo genitore;
  • Non è chiaro perché si debba prevedere una velocità massima di 60 km/h, quando il Codice della Strada prevede già un limite di 50 km/h, nelle aree urbane.
  • Non è assolutamente approvabile una norma che preveda di “legare” il passeggero alla motocicletta (di fatto), quando è noto e dimostrato che solo il distacco del corpo dalla moto, in caso di caduta, può ridurre i danni fisici al conducente e/o al passeggero.

E inoltre:

  • In base a quali informazioni statistiche, su eventuali incidenti in questo segmento, si è deciso di proporre il Decreto di Legge citato?
  • Chi ha firmato la proposta, è al corrente che generalmente il trasporto in moto di un minore risponde ad una necessità e non ad un piacere (quante famiglie hanno entrambi i genitori che lavorano e hanno dunque necessità di portare a qualcuno i figli in custodia (parenti, asilo), durante le ore di lavoro?).

Fatte salve le città di maggiore estensione, è facile pensare che i tragitti su due ruote a motore di un adulto e un minore siano generalmente di breve percorrenza.

E infine:

se esiste una simile sensibilità, perché non impegnarsi a favorire la massima espansione del trasporto pubblico, soprattutto in città, per limitare la necessità d’uso di mezzi privati?

Ringraziando per l’attenzione, colgo l’occasione per inviare distinti saluti

Federazione Motociclistica Italiana
Il Presidente
Paolo Sesti 

Roma, 4 luglio 2007

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