ECCO PERCHE’ PHILLIP ISLAND PIACE TANTO AI PILOTI
I centauri del MotoGp amano il pittoresco tracciato quasi in riva al mare, impegnativo e spesso teatro di battaglie entusiasmanti. Il direttore tecnico del Team Ducati ci spiega perch? ai piloti piace tanto.
Il Gran Premio d’Australia di questo weekend completer? l’impegnativa serie di tre gare in tre settimane consecutive: Phillip Island ? dunque per tutti la penultima ‘chance’ prima della conclusione della stagione MotoGP.
Al circuito dello stato di Vittoria, nato nel 1928 come un circuito cittadino di 6 miglia e mezzo destinato alle corse automobilistiche, fu assegnato nel 1988 dalla Federazione Motociclistica Internazionale il Gp di Australia. Dopo alterne vicende che videro privilegiare Eastern Creek, nel ’97 Phillip Island torn? nel circo del Motomondiale. “A tutti i piloti piace Phillip Island – conferma il direttore tecnico del Ducati Marlboro Team Corrado Cecchinelli – piace molto pure a me, anche per il paesaggio che lo circonda: ? bellissimo vedere gareggiare le moto con lo sfondo del mare! Inoltre Phillip Island sar? una gara molto diversa dalle due che l’hanno preceduta: la temperatura sar? senz’altro pi? bassa”.
Il circuito di Phillip Island ? lungo 4.448 km ed ha un disegno estremamente originale che premia la fluidit? di guida, anche se, per le frequenti folate di vento e la possibile presenza di sabbia che rende insidioso l’asfalto, ? considerato tra i circuiti pi? impegnativi. Secondo la Michelin infatti, Phillip Island ? assieme a Welkom, in Sudafrica, uno dei tracciati che maggiormente causano l’usura delle gomme. Inoltre, secondo i dati telemetrici, ? fra i pochi dove si tiene aperto tutto il gas per il 70% del giro, contro il 30% di media degli altri.
“Il tracciato – prosegue Cecchinelli – non somiglia alla maggior parte degli altri che abbiamo visitato, che spesso presentano un semplice susseguirsi di frenata, curva, accelerazione e cos? via: qui ci sono molte curve veloci e rapidi cambi di direzione con pochissime frenate intense”. Infine un riferimento e un augurio alle sue Desmosedici S4: “Queste caratteristiche si dovrebbero sposare bene con la nostra moto e sono certo che Loris e Troy lo faranno vedere!”.