Come ricorderemo questa tre giorni di test in Malesia. Come le giornate della Honda ammazzarecord e del fantastico australiano Casey Stoner o come la deludente tre giorni della Ducati. Diciamocelo francamente: dopo che proprio Stoner aveva lasciato una moto in ottima forma sul finire della stagione 2010, con lo stesso Hayden competitivo nelle ultime gare, nessuno si immaginava una Rossa così poco incisiva e fuori forma. Poui la presenza di Valentino Rossi sembrava poter essere una garanzia di successo e grandi numeri! Purtroppo non è andata così e fortunatamente il Mondiale MotoGP 2011 è sì alle porte ma non è ancora nemmeno iniziato. Ma vediamo come è andata.
Spettacolare inizio dei piloti Honda anche in questo terzo giorno di prove. Sono ben 4 le moto della casa giapponese a dominare la scena. Oltre agli ormai “soliti” Stoner e Pedrosa, sorprende l’ottimo Simoncelli terzo davanti a l’altro ufficiale Andrea Dovizioso.
La Yamaha insegue con il migliore dei suoi piloti in questa tre giorni di Sepang, Ben Spies, che si mette dietro nell’ordine sia Edwards che Lorenzo lasciando ben intendere le sue intenzioni per questa stagione.
Lo stesso Rea commenta così la caduta ai microfoni di Worldsbk.com: "La moto di colpo mi ha sbalzato ad alta velocità, indicativamente a 130 mph (200 km/h). La mia principale preoccupazione è stata verificare di non aver aggravato ulteriormente il mio precedente infortunio alla mano (frattura scafo-lunare del legamenti)."
Stoner demolisce il vecchio record di Valentino Rossi di quasi 4 decimi. Con lui lo spagnolo Daniel Pedrosa che migliora il vecchio record di 2.8 decimi di secondo. Dovizioso si ferma ad un onestissimo +0.013 e conferma l'ottima feeling con la moto.
A rincorrere questo terzetto inafferrabile sono le Yamaha ufficiali di Spies e Lorenzo rispettivamente quarto e quinto. L'americano è protagonista nel finale di una caduta senza conseguenze ed il campione del Mondo in carica non riesce ad andare oltre il quinto crono.
Stoner con un tempo di poco inferiore a 2'01'' non lascia dubbi sulle sue aspettative per quello che sembra configurarsi con un campionato MotoGP dove la Honda potrebbe essere in grado di fare la voce grosso. A ruota seguono da vicino l'australiano il compagno di squadra, Dani Pedrosa (secondo) ed il nostro Andrea Dovizioso (quinto).
Due giorni molto positivi. Abbiamo lavorato moltissimo, come testimonia il numero totale di giri, ed abbiamo provato diverse configurazioni su entrambe le moto. Le condizioni questo pomeriggio non erano ottimali per forzare. La caduta di Rea aveva lasciato olio sulla pista e la temperatura dell'asfalto era piuttosto bassa. Per queste ragioni abbiamo preferito concentrarci sulle configurazioni dell'elettronica e di telaio e sospensioni. In ogni caso sono molto felice di questo quarto posto considerando che in questi test erano presenti tutti e la nostra moto non fa un uso spinto dell'elettronica. Inoltre non abbiamo utilizzato gomme morbide. E' un buon segno per il prossimo week end di gara.
Il trentottenne spagnolo, vincitore in Australia lo scorso anno, ha dimostrato in questi due giorni di non temere gli avversari e, soprattutto, di poter fare a meno di una moto ufficiale. Dietro di lui, il francese Guintoli in sella alla Ducati del team Effenbert, seguito da Johnatan Rea in sella alla Castrol Honda.
I fuoriclasse della Monster Energy Yamaha che in questo modo hanno lanciato la loro autorevole sfida al 2011. Le gare sono state bellissime, grazie ad un circuito reso ancora più spettacolare da innesti di wawes , sponde e bob, perfettamente drenante e continuamente spianato dagli uomini dai bulldozer del Tazio Nuvolari.
Biaggi diserta le prove del mattino per evitare gli inutili rischi della pista umida e nell'uscita del pomeriggio prende subito il ritmo e seppure ad un secondo, blocca il cronometro sul quarto tempo assoluto seguito a ruota da un ottimo Fabrizio in sella alla Suzuki Alstare.
Sesta la Kawasaki guidata da Sykes, in ottima forma, davanti a nostro Marco Melandri in pieno recupero e sempre a suo agio con la Yamaha ufficiale. A seguire Rea (Castrol Honda), Haslam (BMW) e l'altro pilota Yamaha, Laverty.